Aumentano le famiglie protette per i danni non auto
L’incremento più consistente al Centro Italia, il 35,9% dei nuclei famigliari ha almeno una copertura
30/07/2012
Nel 2010 oltre un quarto delle famiglie italiane possedeva almeno una polizza danni, oltre all'Rc auto obbligatoria (furto, incendio, Rc generale). Questo dato, estratto dal questionario della Banca d'Italia inerente i bilanci familiari e diffuso da Ania, risulta particolarmente rilevante se confrontato con la precedente rilevazione del 2008, rispetto alla quale si evidenzia un aumento del 2,6% (5,5 milioni di famiglie contro gli attuali 6,2).
In particolare l'incremento più consistente si registra tra le famiglie del Centro Italia, passate in quattro anni da un modesto 19,6% a un sorprendente 35,9%, una percentuale anche superiore a quella registrata nel Nord del paese (35,5%, in lieve flessione rispetto al 2008). In leggero aumento (dal 3,1% al 3,8%) la quota di famiglie assicurate residenti al Sud e nelle Isole.
Anche nel 2010 è stata indagata la correlazione tra la diffusione delle coperture danni non auto, la tipologia di abitazione e il reddito complessivo del nucleo famigliare. Generalmente risultano più protette" le famiglie che vivono in una casa di proprietà, ma è aumentato il numero delle polizze danni tra le famiglie in abitazione in usufrutto, mentre è scesa la quota di famiglie che vivevano in affitto e si è drasticamente ridotta quella di famiglie con abitazione principale a riscatto.
Per quanto concerne la capacità di spesa, l'incremento di polizze di questo tipo, osservato tra il 2008 e il 2010, sembra essere distribuito uniformemente tra le famiglie appartenenti alle diverse classi di reddito, con incrementi, dalla II alla V classe, che oscillano tra lo 0,4% e lo 0,9%. In leggera diminuzione - dal 6,3% del 2008 al 5,2% del 2010 - la diffusione delle coperture nel I quintile.
In particolare l'incremento più consistente si registra tra le famiglie del Centro Italia, passate in quattro anni da un modesto 19,6% a un sorprendente 35,9%, una percentuale anche superiore a quella registrata nel Nord del paese (35,5%, in lieve flessione rispetto al 2008). In leggero aumento (dal 3,1% al 3,8%) la quota di famiglie assicurate residenti al Sud e nelle Isole.
Anche nel 2010 è stata indagata la correlazione tra la diffusione delle coperture danni non auto, la tipologia di abitazione e il reddito complessivo del nucleo famigliare. Generalmente risultano più protette" le famiglie che vivono in una casa di proprietà, ma è aumentato il numero delle polizze danni tra le famiglie in abitazione in usufrutto, mentre è scesa la quota di famiglie che vivevano in affitto e si è drasticamente ridotta quella di famiglie con abitazione principale a riscatto.
Per quanto concerne la capacità di spesa, l'incremento di polizze di questo tipo, osservato tra il 2008 e il 2010, sembra essere distribuito uniformemente tra le famiglie appartenenti alle diverse classi di reddito, con incrementi, dalla II alla V classe, che oscillano tra lo 0,4% e lo 0,9%. In leggera diminuzione - dal 6,3% del 2008 al 5,2% del 2010 - la diffusione delle coperture nel I quintile.
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