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I progressi nella semplificazione dei contratti assicurativi

L’Ivass ha organizzato un workshop per analizzare gli esiti del follow up sulle misure adottate dal mercato dopo la prima indagine lanciata dall’Autorità nel 2022

I progressi nella semplificazione dei contratti assicurativi
Sulla semplificazione del linguaggio e sulla chiarezza visiva dei contratti assicurativi sono stati fatti dei progressi, ma a macchia di leopardo. Molto ancora resta da fare. È questa l’immagine emersa al termine del workshop organizzato dall’Ivass per analizzare gli esiti del follow up sulle misure adottate dal mercato dopo la prima indagine lanciata dall’Istituto di vigilanza. L’appuntamento si è tenuto questa mattina a Roma presso la sede di via Nazionale, ed è stato aperto dal consigliere Ivass, Riccardo Cesari.

Nel settore è ampiamente noto come nella contrattualistica assicurativa tenda a prevalere un linguaggio giuridico-legale e tecnico, e questa terminologia, pur rispondendo a esigenze di certezza di chi scrive i contratti, non sia tuttavia compresa appieno dal consumatore che sottoscrive una polizza.  A questo si aggiunge una formulazione lessicale complessa: frasi spesso lunghe e articolate che non aiutano a comprendere in modo chiaro la clausola che si sta leggendo e le condizioni del contratto che si sta sottoscrivendo.

L’INDAGINE IVASS DEL 2022

Proprio per capire il livello di chiarezza e semplicità dei contratti assicurativi, nel 2022 l’Ivass ha commissionato alla Lpc Research una specifica indagine che, passando al setaccio la documentazione di un campione di contratti assicurativi, ne ha valutato la leggibilità e complessità rispetto ad un documento che tutti conosciamo: la nostra Costituzione. È stato utilizzato il cosiddetto indice di Gulpease che misura il livello di leggibilità di un testo tarato sulla lingua italiana: la Costituzione ha un indice di Gulpease del 54,9%. I risultati della prima indagine non sono stati confortanti: una delle conclusioni è stata che i testi analizzati erano di difficile comprensione anche per cittadini con istruzione superiore.  Ivass ha condiviso i risultati con le compagnie, segnalando i punti per migliorare il contratto e invitandole a adottare iniziative per migliorare la chiarezza e la trasparenza dei testi contrattuali.

COSA Ė EMERSO DAL FOLLOW UP

Nel 2024 è stato condotto un follow-up per monitorare i progressi fatti. I risultati della ricerca sono stati illustrati da Patrizia Contaldo, direttore dell’Osservatorio sul mercato assicurativo del centro studi Baffi-Carefin presso l’Università Bocconi di Milano, e da Lorenzo Carpanè, docente presso l’Università di Bolzano.

È stato rilevato un generale miglioramento dei contratti per chiarezza del messaggio, semplicità nella costruzione delle frasi e del linguaggio. L’88% del campione ha fatto registrare un miglioramento del Gulpease e il valore medio dell’indice è passato dal 44,24 della prima indagine al 47,34. Il follow up ha rilevato che alcuni dei contratti esaminati possono essere compresi, sia pure con qualche difficoltà, anche da chi ha un diploma di licenza media. La prima indagine aveva rilevato un livello di difficoltà nella comprensione dei testi che, in media, escludeva del tutto i cittadini con istruzione elementare e media e metteva in difficoltà anche quelli con istruzione superiore.

LA PALLA PASSA AL MERCATO

Tra le evidenze emerse nel corso del convegno il fatto che in presenza di una forte sollecitazione dall’Autorità, il mercato è disponibile a raccoglierla. Di questo si è discusso nel corso di una tavola rotonda, moderata da Antonella Dragotto, direttore comunicazione dell’Ivass, a cui hanno partecipato: Barbara Alemanni, ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università di Genova; Benedetta Carducci Agostini, responsabile del servizio legale e societario dell’Ania; Daria Ferrari, responsabile per le politiche di conciliazione di Cittadinanzattiva Aps; e Elena Bellizzi, capo del servizio Vigilanza condotta di mercato dell’Ivass, mentre le conclusioni sono state a cura del segretario generale dell'Ivass, Stefano De Polis.

Nei prossimi giorni su Insurance Daily sarà pubblicato un più approfondito resoconto sul workshop.

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