Imprese, premi e canali distributivi: le cifre del mercato assicurativo nel 2011
La relazione annuale dell’Isvap evidenzia il calo delle compagnie e dei premi raccolti
18/06/2012
Le imprese autorizzate ad esercitare l'attività assicurativa e riassicurativa in Italia, passano da 153 a 144 in un anno. I dati sulle imprese operanti nel settore, pubblicati da Isvap e riferiti al 31 dicembre 2011, fotografano l'attuale composizione del panorama assicurativo italiano con 57 compagnie vita, 71 danni e 14 multiramo; mentre 87 sono le rappresentanze di imprese con sede legale in un altro stato dell'Unione europea (18 nei rami vita, 59 nei rami danni e 10 multiramo), e 977 sono quelle che operano in regime di libera prestazione di servizi con sede in un paese Ue o See (Spazio Economico Europeo), 175 delle quali nei rami vita, 746 nei rami danni e 56 multiramo.
Lo scorso anno non sono state rilasciate nuove autorizzazioni e 8 imprese hanno cessato l'esercizio dell'attività, 5 a seguito di incorporazione, 2 per liquidazione coatta amministrativa, una a seguito di trasferimento di portafoglio.
Per quanto riguarda i premi contabilizzati, si evidenzia una flessione del 12% del portafoglio italiano ed estero, con una raccolta pari a 113.520 milioni di euro, da imputare prevalentemente ai premi del portafoglio italiano (diretto ed indiretto) pari a 111.570 milioni di euro contro i 126.990 del 2010.
I premi del solo lavoro diretto italiano sono calati del 12,3%, frutto di una raccolta danni positiva pari a 36.359 milioni di euro (+2,1% rispetto al 2010), e del pesante calo del settore vita a 73.869 milioni di euro (-18% rispetto al 2010).
Per quanto riguarda i canali distributivi, i prodotti vita sono stati maggiormente diffusi attraverso gli sportelli bancari e postali (54,7%), ma cresce anche il canale agenziale, (25,6%) e quello dei promotori finanziari (18,3%); stabile la raccolta attraverso altre forme di vendita diretta e brokers (1,3% circa). I prodotti del ramo danni rimangono invece appannaggio quasi esclusivo degli agenti che però registrano una lieve flessione della raccolta (83,7% rispetto all'84,4% del 2010), pressoché invariata la vendita attraverso i brokers (8%), banche e promotori finanziari (insieme 3,6%) mentre incrementano la loro incidenza le dirette (4,1% nel 2010, 4,7% nel 2011).
La relazione annuale dell'Isvap evidenzia anche il consistente calo, dall'8,1% del 2010 al 7% del 2011, del rapporto tra i premi del portafoglio diretto italiano e il prodotto interno lordo.
Analizzando globalmente il settore, vita e danni, emerge anche un altro dato rilevante: nel 2011 il concentration ratio dei primi 5 gruppi assicurativi (calcolato sulla base dei premi raccolti) raggiunge il 53,5% del mercato, contro il 49,7% nel 2010, mentre i primi 10 gruppi detengono il 76,7%, rispetto al 74,9% del 2010.
Nel settore vita la quota detenuta dai primi 5 gruppi è passata dal 53,2% al 62,6%, mentre per i primi 10 la quota si attesta all'80,2% (76,6% nel 2010). Diversamente, nel settore danni la concentrazione è lievemente diminuita dal 70,1% al 68,8% per quanto riguarda i primi 5 gruppi, mentre si mantiene stabile per quanto attiene i primi 10 gruppi all'85,3%.
Lo scorso anno non sono state rilasciate nuove autorizzazioni e 8 imprese hanno cessato l'esercizio dell'attività, 5 a seguito di incorporazione, 2 per liquidazione coatta amministrativa, una a seguito di trasferimento di portafoglio.
Per quanto riguarda i premi contabilizzati, si evidenzia una flessione del 12% del portafoglio italiano ed estero, con una raccolta pari a 113.520 milioni di euro, da imputare prevalentemente ai premi del portafoglio italiano (diretto ed indiretto) pari a 111.570 milioni di euro contro i 126.990 del 2010.
I premi del solo lavoro diretto italiano sono calati del 12,3%, frutto di una raccolta danni positiva pari a 36.359 milioni di euro (+2,1% rispetto al 2010), e del pesante calo del settore vita a 73.869 milioni di euro (-18% rispetto al 2010).
Per quanto riguarda i canali distributivi, i prodotti vita sono stati maggiormente diffusi attraverso gli sportelli bancari e postali (54,7%), ma cresce anche il canale agenziale, (25,6%) e quello dei promotori finanziari (18,3%); stabile la raccolta attraverso altre forme di vendita diretta e brokers (1,3% circa). I prodotti del ramo danni rimangono invece appannaggio quasi esclusivo degli agenti che però registrano una lieve flessione della raccolta (83,7% rispetto all'84,4% del 2010), pressoché invariata la vendita attraverso i brokers (8%), banche e promotori finanziari (insieme 3,6%) mentre incrementano la loro incidenza le dirette (4,1% nel 2010, 4,7% nel 2011).
La relazione annuale dell'Isvap evidenzia anche il consistente calo, dall'8,1% del 2010 al 7% del 2011, del rapporto tra i premi del portafoglio diretto italiano e il prodotto interno lordo.
Analizzando globalmente il settore, vita e danni, emerge anche un altro dato rilevante: nel 2011 il concentration ratio dei primi 5 gruppi assicurativi (calcolato sulla base dei premi raccolti) raggiunge il 53,5% del mercato, contro il 49,7% nel 2010, mentre i primi 10 gruppi detengono il 76,7%, rispetto al 74,9% del 2010.
Nel settore vita la quota detenuta dai primi 5 gruppi è passata dal 53,2% al 62,6%, mentre per i primi 10 la quota si attesta all'80,2% (76,6% nel 2010). Diversamente, nel settore danni la concentrazione è lievemente diminuita dal 70,1% al 68,8% per quanto riguarda i primi 5 gruppi, mentre si mantiene stabile per quanto attiene i primi 10 gruppi all'85,3%.
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