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Vacanze in tempo di crisi

Secondo la ricerca Ipsos - Europ Assistance l’8% degli europei rinuncerà alle ferie

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Quest'anno il barometro delle vacanze estive segna un vistoso calo non di temperature, ma di turisti. Il 58% degli europei ha in programma di andare in vacanza almeno una volta tra giugno e settembre contro il 66% dell'anno precedente. Tra gli italiani addirittura il 15% sarà costretto a rimanere a casa, partirà solo il 63% contro il 78% del 2011. In calo anche i turisti spagnoli (dal 65% al 51%) e inglesi (dal 61% al 51%), mentre in leggera controtendenza, troviamo solo i francesi, ben il 70% dei cugini d'oltralpe si concederà una vacanza (+2%).

La ricerca realizzata da Ipsos e presentata da Europ Assistance, non si è limitata ad indagare chi resta e chi parte, ai 3500 europei (italiani, francesi, tedeschi, inglesi, spagnoli, austriaci e belgi) coinvolti nell'indagine ha chiesto anche motivazioni, destinazioni e budget. Rispetto a quest'ultima voce, si scopre che quasi un europeo su 7 ha intenzione di risparmiare sulle vacanze e, anche qui, i cittadini più sensibili all'argomento sono quelli più colpiti dalla crisi, italiani e spagnoli in primis (rispettivamente 20% e 17%), mentre solo l'8% dei tedeschi ha in programma revisioni di spesa.

E la preoccupazione economica si ripercuote anche sulla scelta della destinazione: otto europei su dieci rimarranno sul continente e quasi la metà nella propria nazione d'origine. Quest'anno, l'Italia non è più la prima scelta dei vacanzieri - scalzata dalla Francia preferita dal 20% degli europei (rispetto al 17% dell'anno scorso) - e si attesta al secondo posto con il 18% delle preferenze, in calo del 3% rispetto al 2011. Il 62% degli europei opta per le località di mare, a seguire troviamo le vacanze itineranti" (18%, stabile rispetto al 2011), la montagna (16%, -1%) e la campagna (15%, -1%).

Se il budget torna ad essere il primo fattore da tenere in considerazione per il 44% degli intervistati (+4% rispetto allo scorso anno), a seguire troviamo a pari merito il clima e la sicurezza (42%). Ma tra i principali timori degli europei figurano soprattutto le problematiche legate alla salute. Il 46% si dice preoccupato per gli eventuali problemi di salute che possono incorrere a se stessi o al proprio compagno di viaggio, mentre il 44% è in ansia per i familiari rimasti a casa. Solo inglesi e belgi indicano timori differenti come la perdita di effetti personali (rispettivamente il 35% e il 33%). A fronte di queste preoccupazioni però, gli europei risultano avere meno coperture per i rischi legati alle vacanze rispetto al 2011 e, in particolare i nostri connazionali, a causa della crisi, prevedono di ridurre le coperture in tutte le aree.

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