Ivass, rincari Rc auto colpiscono giovani e anziani
Resi noti i dati del terzo semestre 2014. Per la copertura il prezzo medio è stato di 489 euro
20/02/2015
Nel terzo trimestre dello scorso anno la metà degli assicurati ha pagato più di 440 euro per la copertura Rc auto, con un prezzo medio, nello stesso periodo, pari a 489 euro. E’ la fotografia che emerge dal Bollettino Statistico Ivass, con riferimento all’indagine completa sui prezzi nella Rc auto nel terzo trimestre del 2014.
In particolare gli aumenti sono avvenuti a scapito degli assicurati più giovani (+0,2%) e dei più anziani(+0,5%). L’indagine rileva un’ampia variabilità nelle variazioni trimestrali del premio a livello provinciale: la riduzione massima si registra a Caltanissetta (-2,6%), l’aumento più alto a Vibo-Valentia (+2,1%);
Dall’analisi del rilevamento emerge come nelle province in cui il prezzo medio è più alto esiste un maggiore appiattimento dei prezzi: le differenze tra il prezzo pagato in classe 1 e quello nelle classi 11-18 sono minori nelle province in cui il prezzo medio è più elevato.
La clausola di bonus protetto è presente nel 20% dei contratti. Sebbene tale clausola debba in teoria generare aumenti del premio, in pratica viene usata dalle compagnie per fidelizzare gli assicurati più virtuosi; nei contratti in cui è presente, il premio costa in media 60 euro in meno. E’ emerso, inoltre, come solo il 50% delle imprese offra questa clausola, che appare poco legata alla dimensione dell’impresa ed è maggiormente diffusa nei contratti degli assicurati residenti nelle regioni del centro-nord.
Con riferimento ai dati su base territoriale, infine, gli andamenti trimestrali per provincia indicano le seguenti variazioni: Milano +0,9%, Bologna +0,7%, Roma +0,3%, Napoli -1,3%, Palermo -0,7%.
In particolare gli aumenti sono avvenuti a scapito degli assicurati più giovani (+0,2%) e dei più anziani(+0,5%). L’indagine rileva un’ampia variabilità nelle variazioni trimestrali del premio a livello provinciale: la riduzione massima si registra a Caltanissetta (-2,6%), l’aumento più alto a Vibo-Valentia (+2,1%);
Dall’analisi del rilevamento emerge come nelle province in cui il prezzo medio è più alto esiste un maggiore appiattimento dei prezzi: le differenze tra il prezzo pagato in classe 1 e quello nelle classi 11-18 sono minori nelle province in cui il prezzo medio è più elevato.
La clausola di bonus protetto è presente nel 20% dei contratti. Sebbene tale clausola debba in teoria generare aumenti del premio, in pratica viene usata dalle compagnie per fidelizzare gli assicurati più virtuosi; nei contratti in cui è presente, il premio costa in media 60 euro in meno. E’ emerso, inoltre, come solo il 50% delle imprese offra questa clausola, che appare poco legata alla dimensione dell’impresa ed è maggiormente diffusa nei contratti degli assicurati residenti nelle regioni del centro-nord.
Con riferimento ai dati su base territoriale, infine, gli andamenti trimestrali per provincia indicano le seguenti variazioni: Milano +0,9%, Bologna +0,7%, Roma +0,3%, Napoli -1,3%, Palermo -0,7%.
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