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L’Rc auto, tra listini in calo e nuove norme sulla concorrenza

Secondo i dati dell’Osservatorio auto Aiba 2015, diminuiscono ancora la raccolta e le tariffe. Novità di quest’anno è la prima indagine sulle polizze delle società di car sharing

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Il calo delle tariffe Rc auto, trend in atto a partire dalla seconda metà del 2012, è proseguito ancora per tutto il 2014. Ed è tutt’ora in corso: a gennaio i listini sono scesi ancora del 5,7%. L’edizione 2015 dell’Osservatorio auto Aiba (studio realizzato annualmente dall’associazione dei broker italiani) fotografa, oltre all’alleggerimento delle tariffe, anche la contrazione (partita nel 2011) della raccolta premi di tutto il segmento auto, ferma nel 2014 a 15,1 miliardi di euro (-6,9% rispetto ai 16,2 miliardi del 2013). Questo andamento favorisce la corsa a trattenere i clienti attirarne di nuovi, attraverso l’utilizzo di sconti sempre più consistenti: nel 2014, il 25% di assicurati ha avuto uno sconto del 14,3% al momento del rinnovo della polizza, mentre il 74% di coloro che hanno cambiato compagnia ha avuto uno sconto medio del 14,6%. I premi diminuiscono in tutte le province, ma le riduzioni più marcate si sono registrate nei territori più rischiosi: a Bari - 8,5% da gennaio 2014 a gennaio 2015, a Napoli -6,6%, mentre il trend è più contenuto nelle altre grandi città: Roma (-5,2%), Milano (-5%), Firenze (-4,8%), Torino (-4,6%), e Palermo (-3,6%).

Un calo congiunturale

Il calo delle tariffe è una diretta conseguenza della diminuzione della frequenza dei sinistri, -4,7% nel 2013 e -0,9 nel 2014, come ha ricordato il direttore generale di Consap, Paolo Panarelli, presente nel corso della presentazione dell’Osservatorio. Panarelli ha anche fornito gli ultimi dati relativi al Fondo vittime della strada che, nel 2013, ha visto scendere sia l’importo medio dell’indennizzo (-22%).
Il risvolto di questo scenario sui risultati tecnici delle compagnie si conferma positivo: il combined ratio Rc auto si attesta al 90,3%, salito leggermente rispetto al record del 88,1% nel 2013 (il migliore degli ultimi 20 anni). Secondo il presidente di Aiba, Carlo Marietti Andreani, quelli appena elencati “sono indicatori positivi che però dipendono dal difficile contesto economico-sociale”. Per giungere a una riduzione non congiunturale delle tariffe “servirebbe un intervento strutturale, iniziando dal rivedere l’oneroso profilo fiscale che – sottolinea – incide mediamente per il 26,1% del premio lordo”.

Nuove forme di mobilità auto

Sebbene ci siano dei timidi segnali di ripresa delle immatricolazioni, la quota di privati che acquistano un’auto nuova continua a ridursi. Oltre alla crisi economica iniziano a incidere su questo comportamento anche le nuove alternative all’acquisto di una vettura: noleggio a lungo termine, car pooling, ma soprattutto il car sharing, che ha registrato un vero e proprio boom negli ultimi anni, con la discesa in campo di diversi nuovi player. L’Osservatorio 2015 ha voluto indagare questo fenomeno realizzando, in collaborazione con la società di consulenza Innovation Team, la prima indagine sulle tutele assicurative offerte in questo settore. A emergere è una situazione molto poco omogenea: sebbene tutte le società offrano la copertura Incendio e Furto, i massimali Rca variano dai 6 milioni di Car2Go ai 25 milioni di Enjoy e Io Guido, mentre la copertura Kasko è offerta da Car2Go e Io Guido, ma non da Enjoy. La ricerca ha riscontrato anche grandi differenze sul valore riconosciuto dalla copertura Infortuni del conducente (da 60mila a 500mila euro), mentre la garanzia Assistenza è compresa solo dal servizio fornito da Io Guido a Parma e Genova. Secondo il presidente di Aiba, “Il car sharing è un fenomeno destinato a svilupparsi con sempre maggiore forza”, e proprio per questo “servirebbe maggiore chiarezza da parte degli operatori nel fornire informazioni sul livello di tutela fornito”, giacché “quello delle coperture assicurative è un aspetto regolarmente trascurato dagli utenti”.

Il ddl Concorrenza


La presentazione dell’Osservatorio è stata anche l’occasione per una riflessione sull’evoluzione della normativa in materia di Rc auto, a pochissimi giorni dalla presentazione in Consiglio dei Ministri del ddl Concorrenza. Marietti ha ricordato le molte norme ancora inattuate, ancora in attesa della normativa secondaria necessaria per la loro entrata in vigore: dematerializzazione del contrassegno, contratto base Rc auto, realizzazione sistema antifrode, controlli telematici sulla copertura assicurativa. Quanto al recente e già citato ddl, l’Aiba si dice perplessa sull’imposizione di sconti, e sull’obbligo per gli agenti plurimandatari di mostrare ai clienti alcune comparazioni rispetto al prezzo del contratto base. L’associazione è critica anche nei confronti della norma che vieta discriminazioni di premio per clienti nella stessa classe di merito: una misura che per Marietti “denota una mancanza di conoscenza approfondita della materia, in quanto la personalizzazione consente alle imprese una classificazione interna libera rispetto al sistema delle classi universali di riferimento”. Il giudizio di Aiba è invece positivo per altre misure del ddl: l’obbligo innalzamento dei massimali minimi per gli autobus, il valore probatorio dei dati registrati dalla scatola nera; la restrizione nell’uso delle prove testimoniali con identificazione dei testimoni contestualmente alla denuncia; la portabilità della black box e, soprattutto, la disposizione che allinea la durata della polizza Rc auto a quella delle garanzie accessorie.

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