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Rc medici, i ginecologi chiedono polizze meno esose

L'allarme lanciato dall'Aogoi: i giovani specialisti arrivano a pagare fino a 7.000 euro

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Serve una legge per contenere i costi delle Rc professionali dei medici. A chiederlo ancora una volta a gran voce sono è l'associazione degli ostetrici ginecologi ospedalieri (Aogoi), tra gli specialisti più penalizzati su questo fronte. Intervenendo al congresso dell'associazione, in corso fino a oggi a Cagliari, il presidente di Aogoi, Vito Trojano ha ricordato come ogni anno 30 mila cause di contenzioso medico-legale giungono nei tribunali italiani; di queste oltre il 98,8% termina con una assoluzione o archiviazione del personale medico-sanitario. Una causa su dieci è contro noi. Le richieste di risarcimento - ha sottolineato - raggiungono cifre insostenibili sia per il singolo professionista che per la struttura sanitaria".

I più colpiti da questo fenomeno sono soprattutto i giovani camici bianchi che pagano fino a 7.000 euro l'anno di premio assicurativo. "Chiediamo alle istituzioni competenti di intervenire al più presto con provvedimenti che fissino dei paletti ai costi massimi dei premi delle polizze. L'obbligo assicurativo previsto per gli ospedali pubblici deve inoltre valere anche per le strutture private e convenzionate. Infine è necessario avviare un fondo di solidarietà per le categorie più a rischio come noi ginecologi".

Nel corso del congresso di Cagliari la presidente della commissione Sanità del Senato Emilia Grazia De Biasi e il segretario della commissione Affari sociali della Camera Benedetto Francesco Fucci hanno assunto l'impegno di approvare al più presto un provvedimento contro il caro-polizze. "Speriamo che alle parole seguano al più presto anche i fatti - sottolinea Trojano - Contenere il contenzioso medico-legale ridurrebbe anche il ricorso alla medicina difensiva che costa ogni anni oltre 12 miliardi all'intero sistema sanitario nazionale".

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