Modifiche al ddl Concorrenza: così non va
Forti critiche di Ania agli emendamenti passati in commissione Finanze e Attività produttive alla Camera. Il rischio è un passo indietro nei progressi fatti finora
27/08/2015
Stravolto il ddl Concorrenza. Questa la perentoria convinzione di Ania sulle misure che riguardano le assicurazioni contenute nel ddl Concorrenza che approderà a breve alla Camera per il via libero definitivo a una legge di cui si parla da mesi.
Un tempo tanto apprezzato, il provvedimento è stato radicalmente cambiato, secondo il presidente di Ania, Aldo Minucci, in commissione Finanze e Attività produttive alla Camera, all'inizio di agosto, con l’introduzione di emendamenti che hanno abrogato molte delle cose positive su cui si era espressa la Confindustria delle assicurazioni.
E' stata, per esempio, cancellata la rinuncia alla cessione del credito, i risarcimenti in forma specifica e per equivalente, l’identificazione dei testimoni entro il termine di presentazione della denuncia di sinistro. Per quanto riguarda gli sconti, sarà l’Ivass a determinarne l’importo minimo.
Sulle macrolesioni, è stata introdotta una sorta di danno morale scorporato che si somma alla personalizzazione già operata dal giudice. “È di tutta evidenza – ha commentato Minucci in una nota – che con i valori conseguenti al nuovo sistema valutativo delle lesioni gravi, addirittura superiori a quelli precedentemente praticati, e con il sistema delle frodi dilaganti che non trova alcun elemento di contenimento, i prezzi della Rc auto sono destinati ad aumentare interrompendo così il percorso virtuoso di riduzione iniziato da 36 mesi”.
"Con le misure che si stanno approvando al ddl Concorrenza - ha chiosato Minucci - si rischia di far fare all’Italia un passo indietro in termini di lotta alle frodi, in termini di concorrenza nel settore delle assicurazioni e di aumento dei prezzi della Rc auto".
L'auspicio è che il Governo Renzi voglia ritornare al testo originario, "difendendo un provvedimento fondamentale per avvicinare il prezzo della Rc auto in Italia a quello degli altri Paesi europei”.
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Aldo minucci,