Ivass, no a interventi dirigistici nel ddl Concorrenza
Anche per Salvatore Rossi si rischierebbe di incorrere in infrazione Ue per norme anticoncorrenziali nell’Rc auto
12/11/2015
Anche l’Ivass rileva alcune perplessità relativamente ad alcune norme contenute nell’ultimo testo del ddl Concorrenza, provvedimento che alla Camera ha ricevuto diverse modiche rispetto alla sua prima versione. Nel corso dell’audizione di ieri presso la commissione Industria del Senato, il presidente dell’Autorità, Salvatore Rossi (nella foto) ha indicato come via maestra per arrivare a un calo stabile delle tariffe Rc auto quello di incentivare la diffusione delle scatole nere, ma senza “interventi dirigisti sui prezzi”. Sugli sconti obbligatori (che dovrebbe fissare, in via amministrativa, proprio l’Ivass) e sull’imposizione della perequazione territoriale alle compagnie, l'Ivass osserva alcuni “rischi di ordine legale, di senso economico, di contraddizione con lo stesso obiettivo dichiarato” di far scendere i prezzi.
Rossi, dice di apprezzare e condividere ampie parti delle norme sulla Rc auto introdotte dal ddl Concorrenza ma, così come aveva rilevato anche l’Ania, osserva che relativamente alle modifiche introdotte alla Camera sussiste il rischio di una valutazione da parte della Commissione Ue “come anti-concorrenziali, in quanto potrebbero violare il principio di libertà tariffaria. Noi non controlliamo i prezzi, non è un compito attribuito alla vigilanza prudenziale sulle compagnie. Controllare i singoli prezzi – ha sottolineato Rossi – e farlo fare all’Autorità che esercita la vigilanza prudenziale, non sarebbe una buona idea dal punto di vista della logica istituzionale”. Il presidente dell’Ivass rispondendo alle domande della Commissione presieduta da Massimo Mucchetti ha detto che “il mercato della Rc auto è concentrato, la concorrenza non è alta e non lo è soprattutto nelle province a sinistrosità più alta. Per questo i margini di profitto sono più alti: questo è un assioma da manuale del primo anno del corso di microeconomia”. Rossi ha aggiunto che “la scatola nera è utilissima a fare aumentare la concorrenza perchè aiuta le compagnie a profilare meglio il prezzo da fare al cliente e incentiva quindi la concorrenza”. Anche secondo il presidente dell’Ivass, inoltre, esiste il rischio di un rincaro delle tariffe Rc auto derivante dai due emendamenti introdotti alla Camera (sconto obbligatorio e perequazione territoriale). “Non si può escludere che in conseguenza delle due norme le compagnie, per spontanea e naturale tendenza e non certo per collusione, arrivino a non offrire più scatole nere: un’eventualità – avverte Rossi – da scongiurare, visto il loro benefico effetto, mentre potrebbero essere spinti ad alzare la tariffa rispetto alla quale si calcolano gli sconti obbligatori. Potrebbero farlo”.
Rossi, dice di apprezzare e condividere ampie parti delle norme sulla Rc auto introdotte dal ddl Concorrenza ma, così come aveva rilevato anche l’Ania, osserva che relativamente alle modifiche introdotte alla Camera sussiste il rischio di una valutazione da parte della Commissione Ue “come anti-concorrenziali, in quanto potrebbero violare il principio di libertà tariffaria. Noi non controlliamo i prezzi, non è un compito attribuito alla vigilanza prudenziale sulle compagnie. Controllare i singoli prezzi – ha sottolineato Rossi – e farlo fare all’Autorità che esercita la vigilanza prudenziale, non sarebbe una buona idea dal punto di vista della logica istituzionale”. Il presidente dell’Ivass rispondendo alle domande della Commissione presieduta da Massimo Mucchetti ha detto che “il mercato della Rc auto è concentrato, la concorrenza non è alta e non lo è soprattutto nelle province a sinistrosità più alta. Per questo i margini di profitto sono più alti: questo è un assioma da manuale del primo anno del corso di microeconomia”. Rossi ha aggiunto che “la scatola nera è utilissima a fare aumentare la concorrenza perchè aiuta le compagnie a profilare meglio il prezzo da fare al cliente e incentiva quindi la concorrenza”. Anche secondo il presidente dell’Ivass, inoltre, esiste il rischio di un rincaro delle tariffe Rc auto derivante dai due emendamenti introdotti alla Camera (sconto obbligatorio e perequazione territoriale). “Non si può escludere che in conseguenza delle due norme le compagnie, per spontanea e naturale tendenza e non certo per collusione, arrivino a non offrire più scatole nere: un’eventualità – avverte Rossi – da scongiurare, visto il loro benefico effetto, mentre potrebbero essere spinti ad alzare la tariffa rispetto alla quale si calcolano gli sconti obbligatori. Potrebbero farlo”.
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