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Sovra-perfomance per gli assicuratori in attività di M&A

Secondo una ricerca di Willis Towers Watson, rispetto ai competitors il prezzo per azione è quasi quadruplicato a partire dal 2008

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Le attività di M&A fanno bene al mercato assicurativo. A certificarlo è Willis Tower Watson che, in collaborazione con Cass Business School e Mergemarket, ha condotto una ricerca su tutti gli accordi stretti dal 2008 dal valore superiore ai 50 milioni di dollari. Secondo l’indagine, rispetto ai competitor, il prezzo per azione è cresciuto di circa quattro volte a partire dal 2008: in media l’indice di sotto-settore è stato sovra-performato di 3,7 punti percentuali. Livelli che aumentano nel 2015, dove il dato passa al 12,5%.

La performance è visibile soprattutto nei sei mesi successivi all’annuncio dell’operazione, dove la crescita si attesta a 7,4%: nei sei mesi precedenti, invece, l’indice di settore si ferma a un +1,1%. Anche in questo caso, il 2015 segna i valori migliori: nei due lassi temporali considerati, gli indici passano rispettivamente a +9,7% e +2,8%.   

A guidare la sovra-performance è, in primo luogo, il numero significativo di accordi nel settore vita: le compagnie hanno infatti acquisito blocchi specifici di business, aggiungendo valore attraverso esperienza e competenze. Segue poi l’espansione in mercati emergenti come Europa dell’Est, Sud America e Asia, come testimoniato dall’acquisizione del 10% delle azioni di India’s Sbi Life Insurance Company da parte di Bnp Paribas Cardif per 375 milioni di dollari.

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