Il welfare italiano è il più caro d'Europa
Sintesi del quarto bilancio previdenziale
16/02/2017
In Italia, l’incidenza della spesa per la protezione sociale, sia sul Pil che sul totale della spesa pubblica, è pari o addirittura superiore alla media europea. È quanto emerge dal quarto rapporto Il bilancio del sistema previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza per l’anno 2015, realizzato da Itinerari Previdenziali e presentato ieri a Roma alla Camera dei deputati, alla presenza del Governo.
La crescita della spesa sociale è trascinata soprattutto da quella per l'assistenza, che ha riguardato il 51,4% dei pensionati, per un costo totale pari a 103 miliardi, completamente a carico della fiscalità generale. Al netto di questa, però, il bilancio previdenziale 2015 rivela un saldo attivo pari a 3,713 miliardi. In particolare, il numero di pensionati è sceso a quota 16.259.491 (in calo di 80.114 rispetto al 2014) e anche le prestazioni sono diminuite tornando ai valori del 2004. Ogni pensionato riceve in media 1,427 prestazioni, portando la pensione media ben al di sopra dei mille euro al mese. Infine, il rapporto tra occupati e pensionati è pari soltanto a 1,388 attivi per pensionato.
La crescita della spesa sociale è trascinata soprattutto da quella per l'assistenza, che ha riguardato il 51,4% dei pensionati, per un costo totale pari a 103 miliardi, completamente a carico della fiscalità generale. Al netto di questa, però, il bilancio previdenziale 2015 rivela un saldo attivo pari a 3,713 miliardi. In particolare, il numero di pensionati è sceso a quota 16.259.491 (in calo di 80.114 rispetto al 2014) e anche le prestazioni sono diminuite tornando ai valori del 2004. Ogni pensionato riceve in media 1,427 prestazioni, portando la pensione media ben al di sopra dei mille euro al mese. Infine, il rapporto tra occupati e pensionati è pari soltanto a 1,388 attivi per pensionato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA