Itinerari Previdenziali, ecco il peso dell'assistenza
Nel 2023, secondo l'ultimo rapporto del centro studi e ricerche, il costo complessivo delle attività assistenziali è ammontato a oltre 164 miliardi di euro
16/01/2025
L'assistenza si conferma il vero tallone d'Achille del sistema italiano di welfare. Nel 2023, secondo l'ultima edizione del tradizionale rapporto curato dal centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali, il costo totale di tutte le prestazioni assistenziali è ammontato a 164,4 miliardi di euro, più del doppio (+137,2%) rispetto a quanto si registrava nel 2012.
Tutti fondi che, come ha ricordato ancora una volta il centro studi e ricerche, risultano a carico della fiscalità generale e che sono di fatto sottratti ad altre cruciali voci di spesa. “Giusto per avere un termine di raffronto, a scuola e università sono riservati circa 83 miliardi di euro”, ha commentato il presidente Alberto Brambilla in occasione della presentazione del rapporto che si è svolta ieri pomeriggio presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati a Roma.
Decisamente più positivo il bilancio del sistema previdenziale. Il rapporto, a tal proposito, ha innanzitutto evidenziato che il rapporto fra attivi e pensionati, complice soprattutto l'aumento dell'occupazione, ha raggiunto nel 2023 il massimo storico di 1,46, sempre più vicino a quella soglia di 1,5 che potrebbe garantire la sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico.
La spesa pensionistica, comprensiva delle prestazioni di invalidità, vecchiaia e superstiti, è ammontata nel 2023 a 267,1 miliardi di euro, con un'incidenza sul Pil pari al 12,5% che risulta sostanzialmente in linea con la media europea. Numeri ancora più bassi se si escludono le prestazioni e di sostegno riservate ai dipendenti pubblici, così come i 62,2 miliardi di euro in imposte che i pensionati pagano sui propri assegni previdenziali.
Anche l'assetto previdenziale mostra tuttavia qualche criticità. Il rapporto si sofferma principalmente su un andamento demografico caratterizzato da bassa natalità e allungamento della speranza di vita. Il risultato è una popolazione che invecchia velocemente, in cui in futuro il numero di lavoratori potrebbe non essere più sufficiente a sostenere le esigenze dei pensionati. Ecco perché è fondamentale, stando a quanto si legge nelle conclusioni del rapporto, realizzare alcuni interventi per garantire la sostenibilità a lungo termine del nostro assetto previdenziale: limitare le misure di anticipo pensionistico, incentivare la produttività del lavoro, sostenere la formazione e l'inserimento lavorativo, introdurre programmi di invecchiamento attivo e favorire l'integrazione fra sistema pubblico e privato.
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