Reati informatici: +51% dal 2010 al 2015
Secondo la ricerca Das, Liguria, Molise e Valle d’Aosta sono le regioni dove il fenomeno è più cresciuto in rapporto alla popolazione
06/07/2017
Boom di reati informatici. È quanto rivela una ricerca Das che ha analizzato le denunce delle forze di polizia all’autorità giudiziaria per reati informatici (fonte Istat), tra il 2010 e il 2015. Si registra una crescita del 51%, con una incidenza di un reato ogni 393 abitanti.
In rapporto alla popolazione, il fenomeno è più diffuso in Liguria (una denuncia ogni 246 abitanti) seguita da Molise (con una denuncia ogni 290 residenti) e Valle d’Aosta (1/294), mentre la Puglia è la regione con la più bassa densità di questi reati (1/503), seguita da Calabria (1/472), Basilicata (1/483). Sotto la media nazionale la Sicilia (1/496), Veneto (1/442), Lombardia (1/402). Sopra la media nazionale invece Campania (1/328), Piemonte (1/343), Lazio (1/386). In evidenza la crescita di Friuli Venezia Giulia (+133,8%), Umbria (+102,3%) e Liguria (+101,6%).
Un fenomeno preoccupante. I danni economici per chi subisce questo tipo di reato possono essere rilevanti e a volte difendersi in giudizio può essere complicato e richiedere tempi lunghi”, così Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di Das commenta i dati della ricerca, evidenziando la necessità di ricorrere a coperture assicurative come Difesa Web, fornita dalla compagnia per assicurare supporto legale in caso necessità.
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