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Il peso di Harvey, Irma e Maria

Assicuratori e riassicuratori alle prese con una stima delle perdite che continua ad aggiornarsi

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Harvey, Irma, Maria. E poi il terribile terremoto in Messico. Il 2017 non è ancora concluso, ma tutti si augurano che il tributo da pagare alle furia delle catastrofi naturali sia finito qui. Dal canto loro, gli assicuratori iniziano a leccarsi le ferite. La compagnia britannica Beazley (underwriter presso il mercato dei Lloyd’s di Londra), ad esempio, ha messo le mani avanti, dichiarando che le perdite derivanti dai tre uragani caraibici e dal sisma messicano potrebbero ridurre i propri guadagni per circa 150 milioni di dollari. Secondo Beazley le prime stime indicano un costo netto complessivo degli uragani e dei terremoti tra i 175 ei 275 milioni di dollari. I Lloyd's di Londra hanno quantificato le perdite nette derivanti da questi eventi nell’ordine di 4,5 miliardi di dollari dagli uragani Harvey e Irma. La società di modellazione dei rischi Rms ha stimato le perdite totali assicurate di Harvey e Irma fino a 80 miliardi di dollari, e 15-30 miliardi quelle riferite all’uragano Maria. In precedenza, un’altra società di modellazione dei rischi, Air Worldwide aveva parlato di perdite assicurate per Maria pari a 40- 85 miliardi di dollari. L’avvertimento di Beazley segue una serie di annunci simili da parte degli assicuratori e dei riassicuratori. Hiscox ha stimato che avrebbe dovuto affrontare sinistri per circa 150 milioni di dollari legati a Harvey mentre per Irma il conto deve essere ancora determinato. Anche il riassicuratore tedesco Hannover Re, ha detto che questi eventi potrebbe mettere a rischio il raggiungimento dei propri obiettivi di profitti. L’assicuratore statunitense Chubb  ha calcolato che le perdite nette massime derivanti dall’uragano Maria potrebbero essere pari a 220 milioni di dollari ante-imposte, e di 25 milioni di dollari ante-imposte per il terremoto in Messico.

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