Eiopa, allerta bitcoin
Comunicato congiunto con Eba ed Esma: asset altamente rischioso, la volatilità mostra i segni di una bolla speculativa
13/02/2018
Anche l’Eiopa lancia l’allerta sui bitcoin. Lo fa con un comunicato redatto insieme all’Eba e all’Esma, e pubblicato proprio nel momento in cui la criptovaluta tenta una timida risalita a 9.000 dollari. “Le monete virtuali sono asset estremamente rischiosi, prodotti non regolamentati e non paragonabili a forme di investimento, risparmio o piani previdenziali”, si legge nel monito delle tre autorità europee.
A preoccupare è soprattutto il crescente numero di risparmiatori che, inconsapevoli dei rischi, stanno acquistando monete virtuali. Asset, prosegue la nota, che “risultano soggetti a un’elevata volatilità di prezzo, mostrando i chiari segni di una bolla speculativa”. C’è poi tutto il fronte caldo del cyber risk, come testimoniato dai recenti casi di attacchi informatici e furti a piattaforme di scambio. “Gli exchange non sono regolati da nessuna norma europea e, pertanto, i suoi utenti non possono godere di alcuna protezione associata a servizi finanziari”, si legge nella nota. Nel mirino delle tre autorità finiscono anche le ripetute inefficienze registrate nelle piattaforme, divenute motivo di perdite anche ingenti per gli utenti che non hanno potuto effettuare vendite e acquisti come desideravano.
I rischi, insomma, non mancano. L’ultima allerta riguarda il cosiddetto criptomining, ossia l’utilizzo abusivo di dispositivi altrui per la creazione di monete virtuali: secondo una recente indagine della Check Point Software Technologies, la pratica consentirebbe di sfruttare impunemente il 65% della potenza del processore.
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