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Cyber risk, più danni delle catastrofi naturali

Secondo Denis Kessler di Scor, l'impatto degli attacchi informatici potrà superare 600 miliardi di dollari all'anno

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Il cyber risk inizia a far più paura delle catastrofi naturali. A detta di Denis Kessler, presidente e ceo di Scor, l’impatto degli attacchi informatici potrà in futuro superare la soglia dei 600 miliardi di dollari all’anno, ben al di sopra della media annua di circa 230 miliardi fatta registrare finora dalle catastrofi naturali. L’allarme è arrivato nel corso di una conferenza sulla sicurezza informatica che si è tenuta lo scorso venerdì alla Banca di Francia, in vista del test che sarà promosso dai paesi del G7 il prossimo mese.
Attualmente, ha spiegato Kessler, “la domanda di coperture informatiche supera l’offerta”. E ciò, ha aggiunto, anche in ragione della mancanza di dati aggregati sugli incidenti già avvenuti. Per Kessler è arrivato il momento di unire gli sforzi per “costruire un database e una tassonomia per la condivisione delle informazioni”, arrivando a un vocabolario comune per l’analisi d’impatto degli attacchi informatici. “Sogno una sorta di scala Richter del cyber risk”, ha chiosato Kessler. 
Per Sabine Lautenschlaeger, membro del comitato esecutivo della Bce, ormai è soltanto “una questione di tempo” prima che avvenga qualche serio incidente. “L’impatto economico degli attacchi informatici – ha affermato – è stato finora trascurabile, non così alto, eppure non mi sento assolutamente a mio agio”.

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