Cyber risk, un mercato da 43 miliardi di dollari
A tanto, secondo un recente report di Howden, potrebbe arrivare nel 2030 il giro d’affari delle assicurazioni contro il rischio informatico a livello globale
Nel 2030 il mercato globale delle assicurazioni informatiche potrà valere 43 miliardi di dollari, più del doppio rispetto ai 15 miliardi di dollari che compongono attualmente il giro d’affari complessivo del settore. E a guidare la crescita, per la prima volta, non saranno gli Stati Uniti: stando a un recente rapporto di Howden, più della metà del previsto incremento (54%) arriverà infatti da altri paesi, in particolare dall’Europa. Il report, nel dettaglio, evidenzia che le principali economie del vecchio continente, ossia Germania, Francia, Italia e Spagna, avrebbero da sole un potenziale di crescita di 700 milioni di euro.
Molte opportunità di sviluppo, stando ai numeri del rapporto, risiedono nell’ambito delle piccole e medie imprese. “Negli ultimi anni i broker e gli assicuratori hanno compiuto significativi progressi nel migliorare la stabilità dei prezzi, la chiarezza delle coperture e la coerenza di termini e condizioni delle polizze cyber”, ha dichiarato Federico Casini, ceo di Howden Italia. “Per le piccole e medie imprese italiane, vero motore dell’economia del Paese, l’attuale fase di mercato – ha aggiunto – apre l’opportunità di proteggersi a condizioni vantaggiose da attacchi informatici cui sono sempre più esposte”.
Il rapporto, a tal proposito, evidenzia che “i prezzi delle polizze cyber hanno subito una significativa diminuzione (-15%), nonostante gli attacchi in corso, spesso gravi, l'accentuata instabilità geopolitica e la proliferazione dell’intelligenza artificiale”. Alla base della stabilizzazione delle tariffe, inaugurata lo scorso anno, ci sarebbe in particolare la “migliore gestione del rischio informatico da parte delle aziende assicurate, che ha contribuito a prevenire o mitigare l’impatto degli attacchi, unita a una maggior stabilità del mercato assicurativo”.
Gli attacchi ransomware si confermano infine la principale fonte di rischio: nel 2023 questo genere di attacchi ha registrato una crescita dell’85% su base annua, generando un profitto complessivo di oltre un miliardo di dollari per i criminali del web.
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