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Truffe, sospetti aborti clandestini per gonfiare i risarcimenti

La Polizia di Pavia sta indagando su vari episodi legati a falsi incidenti risalenti al 2012

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Dopo il caso emerso nei giorni scorsi in Calabria, dove una donna è stata arrestata con l’accusa di infanticidio allo scopo di gonfiare un risarcimento assicurativo, ora viene alla luce, in Lombardia, un altro inquietante caso: dieci persone (per lo più di nazionalità romena) sono indagate dalla Procura di Pavia, con l’accusa di aver simulato falsi incidenti per frodare le assicurazioni e incassare i soldi delle polizze. 

Secondo quanto è emerso dalle indagini, due si sarebbero anche procurate (in maniera volontaria e clandestinamente) un aborto in modo da aumentare l’indennizzo. 
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Provincia Pavese, che per prima ha riportato la notizia, l’indagine è partita inizialmente da un caso isolato di danni su carrozzerie non giustificati dalla dinamica dei presunti incidenti. A far sorgere dubbi tra i periti delle assicurazioni interessate è stato anche il coinvolgimento di persone che tra loro si conoscevano: due donne, entrambe di 35 anni, si trovavano su automobili diverse, al momento del presunto tamponamento: le due avrebbero abortito apposta, in maniera clandestina, per gonfiare i risarcimenti. Le interruzioni di gravidanza, all’incirca al terzo mese, sono state accertate dai medici del San Matteo di Pavia e dell’ospedale di Codogno (Lodi), pochi giorni dopo il presunto incidente.  

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