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Gli italiani e la salute, un rapporto tra luci e ombre

Una survey di Groupama Assicurazioni e Doxa, realizzata per indagare i trend che cambieranno il Paese da qui al 2030, evidenzia come il 42% del campione abbia il timore di non potersi curare adeguatamente in futuro

Gli italiani e la salute, un rapporto tra luci e ombre
Per quasi un italiano su due (48%) la salute rappresenta un complesso equilibrio da raggiungere, che riguarda non solo il corpo ma anche la mente. Secondo la quarta edizione dell’Osservatorio Change Lab, Italia 2030, realizzato da Groupama Assicurazioni in collaborazione con Bva Doxa, oggi più della metà della popolazione (52%) si dichiara soddisfatta del proprio stato di salute, sia fisico che psicologico, e mostra grande attenzione al tema della prevenzione: il 66% del campione intervistato fa periodicamente analisi del sangue/urine, il 47% segue percorsi di screening, e il 44% fa regolare attività fisica. Solo per il 16% degli intervistati, però, il medico di base rimane il principale e unico riferimento in ambito salute, mentre per il 36% rappresenta una figura centrale ma non l’unica, dal momento che quasi nove italiani su dieci (88%) dichiarano di aver fatto ricorso anche al consulto di medici specialistici negli ultimi anni, tra cui soprattutto: fisioterapista/osteopata/massoterapista (34%), nutrizionista (27%) e psicologo (21%).

La survey, che ha l’obiettivo di indagare i principali trend che entro il 2030 cambieranno le abitudini di vita degli individui, quest’anno ha analizzato l’approccio degli italiani per comprendere come i temi della salute e del benessere evolveranno nei prossimi 10 anni, con un focus sulle principali paure. E se da un lato emerge fiducia verso il sistema sanitario italiano attuale, dall’altro si avverte la mancanza di alcuni servizi considerati necessari, come ad esempio: maggiore accesso alle prestazioni sanitarie in via digitale (per il 60%); migliori servizi di assistenza nella rete scolastica (38%) e ancora la disponibilità di uno “psicologo di base” al fianco del medico di famiglia (35%) o di un consulto medico online in tempo reale (34%).

Guardando al futuro, infatti, oltre quattro italiani su dieci (42%) manifestano il timore di dover assistere al peggioramento delle proprie condizioni fisiche senza poter ricorrere alle cure necessarie: una paura che condiziona il 59% degli intervistati, i quali dichiarano di aver già sottoscritto o pensano di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria.

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