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Assoprevidenza, favorire la protezione collettiva

Una nuova proposta arriva dall'associazione impegnata nell'assemblea annuale: polizze vita, infortuni e long term care più accessibili

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In occasione dell'assemblea annuale di Assoprevidenza, il presidente, Sergio Corbello, ha lancialo l'idea di utilizzare i versamenti contributivi contrattuali a carico del datore di lavoro per realizzare in forma collettiva coperture assicurative vita, infortuni e long term care, che intervengono in caso di perdita dell'autosufficienza. Questo perché, ha spiegato Corbello, i contributi sono troppo esigui se il lavoratore non aderisce con la propria quota e con il Tfr e non garantirebbero quindi una seconda pensione.

Lo studio intitolato Proteggere il reddito familiare dalle conseguenze finanziarie dei rischi biometrici, realizzato da ElipsLife con Prometeia e con il contributo di Itinerari Previdenziali, che sarà pubblicato sul prossimo Quaderno di Assoprevidenza, documenta "la grave carenza di protezione per quel tipo di rischi che connota il nostro Paese", ha sottolineato il numero uno dell'associazione. 

"La nostra proposta - ha continuato Corbello - muove dall'oggettiva constatazione che le adesioni alle forme di previdenza complementare cosiddette contrattuali, cioè in via automatica per tutti i lavoratori destinatari di un contratto collettivo, con una minima misura di contribuzione esclusivamente a carico del datore di lavoro, da un lato sembrano mostrare scarsissimo successo quale incentivo per essere trasformate dal singolo in adesioni piene, con contribuzione di datore di lavoro e lavoratore e conferimento del Tfr; dall'altro, paradossalmente, rischiano di tradursi in una sorta di pericolosa illusione ottica di copertura previdenziale di secondo pilastro".

Sull'edizione di Insurance Daily del 10 luglio, un ampio approfondimento sull'assemblea di Assoprevidenza. 

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