Assifact e Regione Toscana, protocollo d'intesa per smobilizzare i crediti delle imprese
Iniziativa a sostegno delle aziende fornitrici del servizio sanitario: il plafond dell'operazione è di circa 300 milioni di euro
11/03/2014
È stato firmato un protocollo d'intesa tra il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e Paolo Licciardello, presidente di Assifact (associazione italiana per il factoring che riunisce gli operatori del settore), per permettere lo smobilizzo dei crediti delle imprese nei confronti del Servizio sanitario regionale. L'accordo intende sostenere le aziende fornitrici e dovrà favorire le operazioni di smobilizzo e incasso dei crediti vantati a condizioni economiche e tecniche agevolate.
Il plafond finanziario complessivo dell'operazione a disposizione delle imprese ammonta a 300 milioni di euro. L'iniziativa è rivolta a tutte le imprese fornitrici del sistema sanitario regionale, a prescindere dalla localizzazione della sede e della dimensione. Lo smobilizzo di questi crediti è assistito da un contributo in conto interessi erogato dalla Regione Toscana alle micro-piccole e medie imprese, pari all'1% degli oneri sostenuti dalle stesse.
Possono aderire al progetto le banche e gli intermediari finanziari disciplinati dal Tub, sottoscrivendo un atto di adesione e una proposta irrevocabile di contratto predisposta dalla regione Toscana. Così sarà garantita maggior liquidità alle aziende. In Toscana le liste di creditori sono da sempre comunque assai più corte di altre regioni: al più tardi 90 giorni per i fornitori non sanitari della Regione, tra 83 e 280 giorni per le Asl.
Il plafond finanziario complessivo dell'operazione a disposizione delle imprese ammonta a 300 milioni di euro. L'iniziativa è rivolta a tutte le imprese fornitrici del sistema sanitario regionale, a prescindere dalla localizzazione della sede e della dimensione. Lo smobilizzo di questi crediti è assistito da un contributo in conto interessi erogato dalla Regione Toscana alle micro-piccole e medie imprese, pari all'1% degli oneri sostenuti dalle stesse.
Possono aderire al progetto le banche e gli intermediari finanziari disciplinati dal Tub, sottoscrivendo un atto di adesione e una proposta irrevocabile di contratto predisposta dalla regione Toscana. Così sarà garantita maggior liquidità alle aziende. In Toscana le liste di creditori sono da sempre comunque assai più corte di altre regioni: al più tardi 90 giorni per i fornitori non sanitari della Regione, tra 83 e 280 giorni per le Asl.
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