Macrolesioni, ecco le tabelle nazionali
Dopo un'attesa infinita arriva il dpr del Mise. Secondo l'Associazione Melchiorre Gioia, l'iniziativa del ministero è però tardiva e inutile
Il ministero dello Sviluppo economico ha proposto, dopo circa 15 anni di attesa, lo schema unico per le tabelle di risarcimenti delle lesioni con invalidità da 10-100 punti, ai sensi dell'articolo 138 del Codice delle assicurazioni.
Tra le novità principali, e che faranno molto discutere, sono previsti ristori progressivi e più che proporzionali rispetto all’aumento del grado di invalidità, lo scorporo di danno biologico e morale separati e in generale un apprezzamento rispetto ai numeri dalle tabelle del tribunale di Milano, assurte col tempo a strumento utilizzato pressoché da tutti per valutare i danni da incidente stradale.
Il valore del punto base nello schema del dpr del Mise è maggiore rispetto a quello delle tabelle del tribunale di Milano, una differenza sempre più rilevante al crescere della gravità del danno subito.
Secondo l'Associazione Melchiorre Gioia, le tabelle del Mise sarebbero "tardive, inutili e mortificanti la professionalità medico legale".
L’impianto del barème di legge, riporta una nota dell'associazione, è lo stesso di 20 anni fa e basato su criteri e metodologie valutative superate. "Tenuto conto che i costi del risarcimento delle invalidità nella fascia 9-100% sono rilevanti e incidono per svariati miliardi (4,8 miliardi, dato Ania del 2015), il barème di legge molto probabilmente porterà a un aumento degli esborsi da sostenere senza un reale vantaggio dal punto di vista valutativo", sottolinea l'associazione.
Insurance Connect pubblicherà nei prossimi giorni ampi approfondimenti sul tema a cura dei suoi collaboratori specializzati proprio in questi argomenti.
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