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Passera, l'impegno del governo per l'avvio dell'agenzia antifrode

Il ministro dello sviluppo economico ha parlato in Commissione Finanze della Camera sul tema dell'Rc auto e in particolare sul capitolo frodi. Poi è tornato sulle liberalizzazioni, difendendo i provvedimenti e annunciando novità entro la fine del mese

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Un nuovo decreto sviluppo, denominato dal ministro dello sviluppo economico, infrastrutture e trasporti Corrado Passera Decreto crescita 2", sarà varato entro la fine del mese e potrebbe contenere nuove norme che impatteranno sul mondo assicurativo e in particolar modo sul mercato Rc auto. Potrebbe persino trovare una collocazione quell'agenzia antifrode con poteri investigativi che il settore chiede ormai da anni: "Mi impegno fortemente - ha detto Passera - affinché quello che non è stato fatto in tanti anni venga realizzato in questo finale di legislatura".

L'Rc auto è stato quindi al centro dell'audizione del ministro, avvenuta ieri presso la Commissione Finanze della Camera. Il titolare dello sviluppo è stato convocato da quella stessa commissione che più volte ha focalizzato la propria attenzione sul mondo assicurativo. L'audizione è stata incentrata soprattutto sul problema delle frodi e sullo stato dell'arte della legge sulle liberalizzazioni risalente al gennaio di quest'anno. In commissione ha tenuto banco, comunque, il problema più sentito dai consumatori: il costo dell'Rc auto, che ha fatto registrare non più tardi di una settimana fa un ulteriore incremento del 2% in sei mesi.

Rc auto, problema insopportabile

Il costo della polizza obbligatoria per i veicoli è diventato "un problema reale in qualche caso insopportabile", ha dichiarato apertamente il ministro, sottolineando come comunque "ci sia una crescente coscienza e volontà da parte delle compagnie di contribuire a risolvere il problema". L'Rc auto del resto mostra numeri insostenibili. Un neopatentato residente in una regione del sud Italia arriva a spendere oltre 2000 euro per la sola responsabilità civile, mentre, rivela il deputato (e assicuratore) dell'Italia dei Valori Franco Barbato, nel napoletano il 68% dei ciclomotori non è assicurato. Una cifra che certo va considerata non solo come un malcostume, ma anche come un campanello di allarme per il settore, ma non solo. "Risolvere in parte il problema dell'Rc auto - ha aggiunto Passera - servirebbe molto alla stessa immagine delle compagnie e allo sviluppo del loro mercato anche in altri rami".

Agenzia antifrode cercasi

Ma dicevamo, l'annuncio più importante del ministro dello sviluppo ha riguardato l'intenzione di procedere con l'agenzia antifrode, o comunque di creare "qualcosa che abbia la funzione dell'antiriciclaggio sul modello Banca d'Italia". Musica per le orecchie del settore, che da anni ne chiede la costituzione. Passera è stato anche più preciso su questo punto: "Deve esserci qualcuno - ha ribadito - che con capacità istituzionale possa raccogliere e soprattutto interpretare tutte le informazioni fornite dal regolatore, dalle compagnie e dalle altre banche dati, e avere così una capacità investigativa. Un ente con un ruolo diretto o indiretto, ma che abbia il compito di contrastare le frodi". Questo impedirebbe anche alle compagnie di nascondersi dietro il danno, seppur reale, subito dalla truffa, giustificando così l'aumento delle tariffe. Inoltre, è stato fatto notare al ministro in commissione, le compagnie, tutelate da un'agenzia antifrode, dovranno tornare in quei territori spogliati di ispettorati, centri di liquidazione e agenzie. Passera ha tuttavia escluso l'obbligo di stabilimento dell'impresa di assicurazione in uno specifico territorio. Il problema a monte delle frodi, secondo il ministro, rimane attualmente la mancanza di interscambio di dati: "supereremo - ha detto - la gelosia di dati della Motorizzazione, mentre solleciteremo l'Isvap nella celerità del reporting".

Il punto sulle liberalizzazioni

Ma già nel decreto 1/2012 erano presenti provvedimenti per il contrasto alle frodi. Il ministro Passera ha quindi fatto il punto sui decreti attuativi e i tempi per l'emanazione dei regolamenti dei vari capitoli della legge. Il 9 agosto è stato attivato dall'Isvap il modulo per il reporting. Entro il 25 settembre verrà adottato lo schema di regolamento per la digitalizzazione del contrassegno. Sempre entro la fine di questo mese saranno acquisite tutte le informazioni sui veicoli non in regola, poi la Motorizzazione fornirà i dati su tutti i nuovi contratti. "L'aggiornamento dell'archivio - ha sottolineato Passerà - avverrà in tempo reale anche per il tramite videosorveglianza e smartphone".

Per quanto riguarda il risarcimento diretto entro la fine di ottobre l'Isvap emanerà un regolamento per contemperarne i costi. E' già attivo un comitato tecnico formato da Isvap, Ania e consumatori. Secondo il ministro "la scatola nera idealmente dovrebbe diventare di serie: con ampia diffusione i costi sarebbero irrisori. L'onere in questo momento è solo sulla compagnia, ma dobbiamo rompere il ciclo forzandone la diffusione: pensiamo d'altra parte di poter superare il contenzioso aperto con chi ha cercato di fermare le polizze con black box". Ultimo capitolo è la riforma dell'Isvap. Su questo punto Passera ha ammesso che l'aver tenuto fuori la Covip dalla ristrutturazione è stato un errore, di cui però è responsabile il Parlamento. "Vista l'interdipendenza di tutto il settore finanziario - ha concluso il ministro - è necessario che l'interlocutore sia un'autorità unica. Il mondo della finanza beneficerà di un solo responsabile anche a livello di coerenza delle regole e di controllo sugli intermediari".

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