Assicurazioni contro il credit crunch
Per la prima volta le compagnie potranno fornire credito in modo diretto
19/06/2014
Dove non osano le banche, arriveranno le compagnie. È quanto chiede il governo Renzi, che ha presentato ieri il decreto legge per la crescita, licenziato venerdì scorso e al vaglio del presidente della Repubblica. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e quello dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, hanno pensato a misure che agevolino l'erogazione del credito diretto alle imprese, si pensa ovviamente alle Pmi con difficoltà di reperire fondi, senza passare da strumenti finanziari come minibond o fondi di fondi. Si tratta di una misura che potrebbe liberare circa 20 miliardi di euro, ma che potrebbe anche scontrarsi con la necessità delle compagnie di valutare il merito di credito di un'azienda, cosa per cui è necessaria un'expertise bancaria.
Da tempo si parla di ampliare le possibilità di investimento per le assicurazioni, ma sempre condizionato all'utilizzo di strumenti finanziari ad hoc: ora, per la prima volta, le compagnie potrebbero scendere in campo direttamente. Insieme alle recenti decisioni della Covip, sulle possibilità di investimenti alternativi per i fondi pensione e al Regolamento 36 di Ivass, che sostanzialmente invita le compagnie ad allocare risorse in modo più diversificato, le decisioni del governo liberalizzano sempre di più l'accesso al credito.
Da tempo si parla di ampliare le possibilità di investimento per le assicurazioni, ma sempre condizionato all'utilizzo di strumenti finanziari ad hoc: ora, per la prima volta, le compagnie potrebbero scendere in campo direttamente. Insieme alle recenti decisioni della Covip, sulle possibilità di investimenti alternativi per i fondi pensione e al Regolamento 36 di Ivass, che sostanzialmente invita le compagnie ad allocare risorse in modo più diversificato, le decisioni del governo liberalizzano sempre di più l'accesso al credito.
Nella foto: Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia
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