Eiopa mappa l’innovazione finanziaria
L’autorità europea di vigilanza ha dato avvio a una survey indirizzata alle compagnie per meglio comprendere lo stato di avanzamento del settore assicurativo nell’utilizzo di tecnologie come AI, blockchain e smart contract, e per individuare i possibili rischi e gli spazi di sviluppo
12/04/2023
Lo scorso 6 marzo Eiopa ha avviato un’indagine per tenere sotto controllo lo sviluppo delle strategie di trasformazione digitale delle compagnie assicurative europee e comprendere meglio come queste adottino o intendano adottare modelli innovativi e tecnologie all’avanguardia.
Il sondaggio raccoglierà informazioni sull’uso dell’innovazione finanziaria nel settore assicurativo europeo, inclusa la diffusione di nuovi modelli di business come canali di distribuzione e comunicazione digitali, nonché le partnership delle compagnie assicurative con start up e big tech.
Eiopa utilizzerà i risultati del sondaggio, che verrà distribuito alle compagnie assicurative tramite le autorità competenti nazionali (in Italia l’Ivass), per individuare eventuali rischi emergenti per le compagnie e i consumatori, per identificare eventuali ostacoli regolamentari che impediscono agli stakeholder di sfruttare i benefici dell’innovazione finanziaria, e per garantire che i consumatori europei rimangano adeguatamente protetti, a fronte di un’applicazione sempre più massiva della digitalizzazione.
L’iniziativa si colloca in un momento cruciale per lo sviluppo e la regolazione (anche) sotto il profilo normativo di tecnologie come la blockchain, gli smart contract e l’intelligenza artificiale (AI), che hanno il potenziale di rivoluzionare completamente il modo in cui le compagnie assicurative operano.
La blockchain, in particolare, può migliorare la trasparenza e la sicurezza delle transazioni e ridurre i costi operativi. Gli smart contract, invece, sono programmi computerizzati che si attivano automaticamente in risposta a eventi predefiniti (if, then). Questi contratti intelligenti possono automatizzare molte delle attività coinvolte nell’emissione di polizze, nella raccolta di premi e nel pagamento degli indennizzi, migliorando l’efficienza e riducendo gli errori.
L’AI, d’altra parte, può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati e identificare modelli e tendenze che possono aiutare le compagnie assicurative a migliorare i loro prodotti e servizi. L’AI può anche essere utilizzata per l’elaborazione delle richieste di risarcimento, accelerando i tempi di risposta e migliorando l’esperienza del cliente.
Tuttavia, l’implementazione di queste tecnologie non è, come ben noto, priva di sfide e profili di criticità. Ad esempio, l’utilizzo della blockchain richiede l’adozione di standard di settore, nonché la collaborazione tra le diverse parti coinvolte, al fine di garantire la sicurezza e l’integrità dei dati. Da non sottovalutare, poi, gli aspetti ambientali e di sostenibilità, trattandosi di una tecnologia che può essere più o meno energivora, a seconda dei processi di verifica delle transazioni che vengono adottati.
Allo stesso modo, l’implementazione degli smart contract richiede la definizione di regole e procedure chiare, in modo che questi contratti possano essere eseguiti correttamente, senza dimenticare che, lato cyber security, sono proprio gli smart contract che possono fungere da back door per eventuali attacchi informatici nell’ambito di sistemi che utilizzano la blockchain. In questo senso, la casistica nel mondo crypto è ampia, come ad esempio l’attacco hacker che tra il 6 e il 7 ottobre 2022 ha colpito la Binance Smart Chain, con un bottino di 100 milioni di dollari in diverse criptovalute.
L’AI, infine, richiede l’accesso a grandi quantità di dati, il che può sollevare questioni di privacy e sicurezza, al centro di numerose iniziative legislative a livello europeo, tra le quali possiamo citare il Regolamento Dora, che produrrà i suoi effetti a decorrere dal 17 gennaio 2025, e il Data Act, in via di approvazione.
Sarà dunque interessante vedere quali saranno gli esiti della survey, che si uniranno a quelli relativi alle altre iniziative di Eiopa in tema di digitalizzazione e più in generale nell’ambito dei processi di revisione della legislazione in materia assicurativa e finanziaria, sulla quale sta lavorando la Commissione Europea.
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