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Investimenti, italiani meno spaventati dal futuro

Stando al secondo osservatorio di Cnp Vita Assicura, l’81% dei nostri investitori si rivolge a un consulente prima di agire. I titoli di Stato sono la tipologia di investimento più conosciuta, ma le polizze sono il prodotto più sottoscritto. In calo rispetto all’anno scorso la proposta di prodotti esg

Investimenti, italiani meno spaventati dal futuro
Gli investitori italiani sono oggi meno preoccupati dal futuro, anche se nella scelta degli investimenti continuano a prediligere sicurezza del capitale e rendimenti stabili. I consulenti finanziari, inoltre, sono sempre più dei veri e propri punti di riferimento nella costruzione e nella gestione delle strategie di investimento. Sono alcune delle evidenze della seconda edizione dell’Osservatorio Investitori di Cnp Vita Assicura. Dall’indagine, condotta attraverso 2.400 interviste realizzate in collaborazione con Bva Doxa, emerge infatti come, nonostante il 65% del campione si senta molto o abbastanza competente in materia (con un picco del 94% tra gli investitori private), l’81% degli investitori continui ad affidarsi alle competenze dei professionisti per valutare l'orizzonte temporale e l'approccio al rischio, oltre che per definire i propri obiettivi.

Le priorità degli investitori
Nella scelta degli investimenti emergono come prioritari per gli investitori la sicurezza del capitale (38%, in crescita rispetto al 2023) e la stabilità del rendimento (23%). Tra gli ulteriori aspetti considerati si trovano la fiscalità agevolata (9%), la possibilità di designare un beneficiario (5%) e l’impignorabilità/insequestrabilità (rilevante per l'8% del campione rispetto al 5% del 2023). In crescita è anche la progettualità degli italiani: nel 2023, solo il 22% degli intervistati dichiarava come finalità del proprio investimento la realizzazione di progetti attuali o futuri. Nel 2024, invece, si osserva una crescita di 5 punti percentuali. In calo rispetto all’anno scorso, ma ancora preponderante, l'investimento per affrontare l'incertezza nel domani (56% vs 59%). Si registra, inoltre, un calo della preoccupazione: se a inizio 2023 il 66% degli investitori si dichiarava preoccupato, quest'anno la percentuale è scesa al 48%.

Gli strumenti più gettonati
Nell’indagine di quest’anno, l'86% degli investitori intervistati conosceva i titoli di Stato, seguiti dalle polizze vita di risparmio/investimento/previdenza (85%), dai fondi di investimento e dalle azioni (entrambi 81%). Le obbligazioni societarie (60%) e gli investimenti sostenibili e responsabili (45%), invece, erano meno conosciuti. Tuttavia, quando si analizzano i prodotti effettivamente sottoscritti, le polizze sono al primo posto nelle scelte degli italiani, presenti nel portafoglio del 57% del campione con punte del 61% per la clientela private. Al secondo posto si trovano i fondi di investimento (53%), seguiti dai titoli di Stato (44%); gli investimenti legati alla sostenibilità e le obbligazioni societarie sono invece presenti solo nel 23% dei portafogli. In ambito esg, infine, è diminuita la percentuale di investitori che dichiara di aver ricevuto una proposta di prodotti socialmente responsabili da consulenti e istituti finanziari (dal 54% del 2023 al 42% di quest’anno), nonostante sia cresciuto l’interesse generale per questo tipo di investimenti. 

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