Vecchio contrassegno, addio
Dal 18 ottobre 2015 cesserà l’obbligo di esposizione del tagliando di assicurazione Rc auto cartaceo sul parabrezza. un traguardo importante ai fini della dematerializzazione dei documenti e della lotta alle frodi. A illustrare le novità è Rossella Sebastiani, servizio auto di Ania
18/05/2015
La dematerializzazione dei contrassegni Rc auto deve essere realizzata tramite collegamenti con banche dati pubbliche e private. È quanto previsto dal decreto legge liberalizzazioni (articolo 31 del dl 1/2012), seguito dal Regolamento attuativo (decreto ministeriale 110/2013) che ha prescritto una serie di attività per Motorizzazione (Mctc), Ania e compagnie. “Una volta che il sistema sarà a regime – racconta Rossella Sebastiani, servizio auto di Ania – il controllo del contrassegno cartaceo Rc auto sarà sostituito dalla verifica delle targhe dei veicoli in circolazione. Il controllo sarà possibile o da parte delle Forze dell’ordine, o mediante dispositivi telematici di rilevazione a distanza, appositamente omologati in un archivio informatico della Mctc, dove sono memorizzate le coperture Rc auto di tutti i veicoli assicurati, fornite gratuitamente alla Motorizzazione dalle compagnie attraverso la banca dati Ania Sita (Sistema integrato targhe assicurate)”.
Prossima scadenza: aprile
Quanto alla tempistica, le prime due fasi sono state già concluse: l’Ania ha completato la trasmissione massiva e attivati i successivi aggiornamenti delle coperture Rc auto nell’archivio della Mctc, mentre quest’ultima ha attivato, nel Portale dell’automobilista (sul sito del ministero dei Trasporti), la procedura che consente al pubblico la verifica dello stato della copertura Rca.
“La tappa ulteriore – sottolinea Sebastiani – è stata quella del 18 aprile, quando la trasmissione delle coperture Rc auto alla Mctc ha iniziato a essere effettuata on line dalle compagnie, vale a dire nel momento in cui è pagato il premio Rc auto e la copertura diventa operativa (articolo 1901 c.c.)”.
Scadenza finale: ottobre
Il processo di eliminazione del contrassegno cartaceo sarà completo quando la Mctc avrà omologato e attivato i dispositivi telematici di rilevamento a distanza della eventuale violazione dell’obbligo di assicurazione Rc auto. Queste operazioni dovranno entrare a regime entro il 18 ottobre 2015: da tale data diremo addio al vecchio contrassegno.
Controlli della targa nella banca dati Mctc
Si sono notevolmente intensificati i controlli delle Forze dell’ordine per verificare, tramite la targa, se i veicoli risultano assicurati nella banca dati della Mctc in modo da contrastare, per tale via, il preoccupante fenomeno della non assicurazione: secondo i dati Ania, nel 2013, erano circa 3,5 milioni i veicoli che risultavano non assicurati.
“In questo contesto positivo di accresciuti sforzi contro l’evasione assicurativa, che penalizza tutta la comunità – osserva Sebastiani – è emerso, però, che alcuni automobilisti, pur avendo un contrassegno cartaceo valido sul parabrezza, sono stati multati e si sono visti sequestrare l’auto (ex articolo 193 Codice della strada), in quanto la copertura assicurativa non risultava memorizzata nell’archivio della Mctc. Tale procedura, tuttavia, non risulta ancora applicabile, poiché il contrassegno cartaceo fa tuttora fede della regolare assicurazione Rc auto. L’interrogazione della banca dati della Mctc farà fede della copertura Rc auto, o della sua assenza, solo a partire dal 18 ottobre 2015, data di completa attuazione della dematerializzazione.” Oltre alla complessità delle norme e del processo di dematerializzazione in se stesso, si è anche notato che spesso i media forniscono notizie imprecise sui tempi e sulle modalità di eliminazione del contrassegno cartaceo. L’associazione, quindi, tra le altre iniziative, ha attivato contatti istituzionali con il ministero dell’Interno per un costruttivo confronto sull’impiego della tecnologia a fini di controllo dell’obbligo assicurativo.
Velocizzazione dei processi
La dematerializzazione del contrassegno auto rappresenta un progetto di importanza strategica che impatta non solo sui servizi informatici, ma sull’intera organizzazione delle imprese e richiede una velocizzazione di tutti i processi aziendali: dall’assunzione del rischio da parte degli intermediari (agenti, broker…) o delle strutture preposte delle imprese dirette/telefoniche, alla contabilizzazione e validazione del pagamento del premio, fino alla trasmissione della copertura Rc auto dall’archivio informatico dell’impresa alla banca dati Ania Sita, che la trasmetterà alla Mctc. “Ciò comporta – conclude Sebastiani – investimenti in informatica, in riorganizzazione dei processi e utilizzo di nuove tecnologie: ad esempio, molte imprese stanno dotando le strutture di vendita di tablet, smartphone ecc. per poter comunicare l’attivazione di una copertura Rc auto ovunque si trovino”.
Prossima scadenza: aprile
Quanto alla tempistica, le prime due fasi sono state già concluse: l’Ania ha completato la trasmissione massiva e attivati i successivi aggiornamenti delle coperture Rc auto nell’archivio della Mctc, mentre quest’ultima ha attivato, nel Portale dell’automobilista (sul sito del ministero dei Trasporti), la procedura che consente al pubblico la verifica dello stato della copertura Rca.
“La tappa ulteriore – sottolinea Sebastiani – è stata quella del 18 aprile, quando la trasmissione delle coperture Rc auto alla Mctc ha iniziato a essere effettuata on line dalle compagnie, vale a dire nel momento in cui è pagato il premio Rc auto e la copertura diventa operativa (articolo 1901 c.c.)”.
Scadenza finale: ottobre
Il processo di eliminazione del contrassegno cartaceo sarà completo quando la Mctc avrà omologato e attivato i dispositivi telematici di rilevamento a distanza della eventuale violazione dell’obbligo di assicurazione Rc auto. Queste operazioni dovranno entrare a regime entro il 18 ottobre 2015: da tale data diremo addio al vecchio contrassegno.
Controlli della targa nella banca dati Mctc
Si sono notevolmente intensificati i controlli delle Forze dell’ordine per verificare, tramite la targa, se i veicoli risultano assicurati nella banca dati della Mctc in modo da contrastare, per tale via, il preoccupante fenomeno della non assicurazione: secondo i dati Ania, nel 2013, erano circa 3,5 milioni i veicoli che risultavano non assicurati.
“In questo contesto positivo di accresciuti sforzi contro l’evasione assicurativa, che penalizza tutta la comunità – osserva Sebastiani – è emerso, però, che alcuni automobilisti, pur avendo un contrassegno cartaceo valido sul parabrezza, sono stati multati e si sono visti sequestrare l’auto (ex articolo 193 Codice della strada), in quanto la copertura assicurativa non risultava memorizzata nell’archivio della Mctc. Tale procedura, tuttavia, non risulta ancora applicabile, poiché il contrassegno cartaceo fa tuttora fede della regolare assicurazione Rc auto. L’interrogazione della banca dati della Mctc farà fede della copertura Rc auto, o della sua assenza, solo a partire dal 18 ottobre 2015, data di completa attuazione della dematerializzazione.” Oltre alla complessità delle norme e del processo di dematerializzazione in se stesso, si è anche notato che spesso i media forniscono notizie imprecise sui tempi e sulle modalità di eliminazione del contrassegno cartaceo. L’associazione, quindi, tra le altre iniziative, ha attivato contatti istituzionali con il ministero dell’Interno per un costruttivo confronto sull’impiego della tecnologia a fini di controllo dell’obbligo assicurativo.
Velocizzazione dei processi
La dematerializzazione del contrassegno auto rappresenta un progetto di importanza strategica che impatta non solo sui servizi informatici, ma sull’intera organizzazione delle imprese e richiede una velocizzazione di tutti i processi aziendali: dall’assunzione del rischio da parte degli intermediari (agenti, broker…) o delle strutture preposte delle imprese dirette/telefoniche, alla contabilizzazione e validazione del pagamento del premio, fino alla trasmissione della copertura Rc auto dall’archivio informatico dell’impresa alla banca dati Ania Sita, che la trasmetterà alla Mctc. “Ciò comporta – conclude Sebastiani – investimenti in informatica, in riorganizzazione dei processi e utilizzo di nuove tecnologie: ad esempio, molte imprese stanno dotando le strutture di vendita di tablet, smartphone ecc. per poter comunicare l’attivazione di una copertura Rc auto ovunque si trovino”.
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