Insurance Trade

Trasparenza o sovraccarico di informazioni per i consumatori?

Con l’emanazione di Imd 2, ancora in corso di approvazione, il cliente arriverebbe a ricevere 147 diversi elementi di informazione precontrattuale. E a rincarare la dose contribuiranno altri provvedimenti, da Solvency II alla Terza Direttiva Vita

Watermark vert
Secondo Insurance Europe, la federazione di assicurazione e di riassicurazione europea, la nuova produzione regolamentare europea di settore rischia di sovraccaricare i consumatori con un eccesivo numero di informazioni, che non forniscono loro alcun beneficio nella scelta di prodotti assicurativi adeguati alle proprie esigenze.

Michaela Koller, direttore generale di Insurance Europe, ha dichiarato: "L'obiettivo della regolamentazione dovrebbe essere quello di fornire un’elevata qualità delle informazioni rilevanti per i consumatori, piuttosto che solo una quantità elevata. Purtroppo, questo non è il percorso che l'Unione Europea sta oggi seguendo. Gli ultimi sviluppi legislativi a livello comunitario aumenteranno notevolmente la quantità di informazioni che gli assicuratori saranno tenuti a fornire ai consumatori. Allo stato attuale, il numero di obblighi di comunicazione di informazioni è destinato a raddoppiare."

Uno studio condotto da Insurance Europe ha infatti evidenziato come, allo stato attuale, un consumatore che acquisti un prodotto assicurativo d’investimento on-line da un broker riceva 75 diversi elementi di informazione precontrattuale. Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento PRIIPs n. 1286/2014 sui prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati e della Direttiva Solvency II n. 2009/138/CE e con l’emanazione della nuova Direttiva sull’intermediazione assicurativa (cosiddetta Imd 2), ancora in corso di approvazione, il medesimo consumatore riceverebbe invece circa 147 diversi elementi di informazione precontrattuale.

Da un’analisi più dettagliata, tale aumento è così ripartito: se la Terza Direttiva Vita prevede 20 elementi informativi, la Solvency II e il Regolamento PRIIPs ne prevedono 66 (con un aumento del 330%) mentre gli obblighi di disclosure individuati dall’attuale Direttiva sull'intermediazione assicurativa passano da 9 a 35 con l’introduzione dell’Imd 2, registrando quindi un +388%.

Effetto duplicazione e appesantimento di oneri

Ma non è solo l’aumento delle informazioni a preoccupare gli operatori, si teme infatti una duplicazione delle informazioni precontrattuali e degli obblighi di disclouse che, all’atto pratico, rischierebbero di confondere o distrarre i consumatori dagli elementi essenziali, quali le coperture e le esclusioni, allontanandoli dal tanto anelato obiettivo della scelta informata che ha guidato la riforma del sistema europeo.

Ricevere lo stesso tipo di informazioni due o più volte, ma in un testo e in un formato diverso, spesso non rappresenta una garanzia di trasparenza per il mercato bensì un inefficace appesantimento di oneri, il cui adempimento, necessariamente, porterà ad un incremento dei costi amministrativi che, si teme, possano ripercuotersi proprio su quei clienti che il nuovo set di regole intende invece tutelare.

Koller ha aggiunto: "Vi è la necessità di una 'regolamentazione intelligente'. La nuova Unione Europea ha identificato tra le sue massime priorità il miglioramento della regolamentazione, impegnandosi ad emanare norme capaci di portare i massimi benefici possibili alle persone e alle imprese nel modo più efficace e coerente. E’ quindi fondamentale che l’Europa valuti l'impatto del sovraccarico e della duplicazione delle informazioni ai consumatori e si adoperi per rimuoverli, se esistenti. Questo può essere fatto, per esempio, attraverso la Imd 2, il cui testo è ancora in discussione".


© RIPRODUZIONE RISERVATA

imd 2,

Articoli correlati

I più visti