Cyber crime: governi e assicurazioni dovrebbero lavorare insieme
Secondo CyberCube, tra le principali società di analisi informatica, le compagnie potrebbero aiutare i clienti a ridurre le perdite legate al crimine informatico condividendo le informazioni che ottengono dalla gestione di grandi volumi di sinistri
In un mondo sempre più esposto alle minacce tecnologiche, il settore assicurativo globale è ben posizionato per svolgere un ruolo più importante nel premiare quelle organizzazioni che prendono sul serio la sicurezza informatica. Questa è la posizione di CyberCube, tra le principali società di analisi informatica, pubblicata in un report uscito in corrispondenza con l'incontro annuale del World economic forum a Davos.
Secondo Pascal Millaire, amministratore delegato di CyberCube, oltre a offrire condizioni vantaggiose alle organizzazioni che dimostrano le migliori pratiche in materia di sicurezza informatica, gli assicuratori dovrebbero lavorare a stretto contatto con i governi per contribuire a far rispettare gli standard minimi di sicurezza. A Davos, Millaire ha sostenuto che gli assicuratori potrebbero aiutare i clienti a ridurre le perdite legate al cyber risk condividendo le informazioni che ottengono dalla gestione di grandi volumi di sinistri informatici.
Nel suo studio, dal titolo Impatto sociale della quarta rivoluzione industriale e ruolo delle assicurazioni, CyberCube esplora la crescente vulnerabilità della società ai rischi digitali e gli strumenti che l'industria assicurativa può adottare per affrontare la minaccia. Solo l'anno scorso sono stati spesi 1,25 trilioni di dollari per la trasformazione digitale a livello globale, una cifra che dovrebbe salire a 1,97 trilioni entro il 2022. Il rapporto rileva che l'arrivo delle reti 5G in tutto il mondo fornirà ai cyber criminali un accesso più rapido e più ampio alle infrastrutture e ai servizi online. Man mano che il 5G si diffonderà, pacchetti di dati più grandi faciliteranno gli attacchi informatici, con un maggiore impatto e senza alcun confine geografico. Anche i sistemi elettorali sono vulnerabili, come è stato dimostrato in occasione delle elezioni ucraine del 2014, si legge nel report.
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