Torre Allianz, simbolo di solidità e di speranza
La Torre Allianz, si erge con maestosa imponenza a City Life, diventando il grattacielo più alto di Milano, con i suoi 202 mt. di altezza: il più alto dell’intero stivale.
È proprio bello anche visto da lontano: si erge, con la sua fluttuosa imponenza, su una città tra le più laboriose d’Italia e, economicamente, tra le più avanzate d’Europa. In lontananza appare, si immagina, come la silhouette di una bella signora elegante, sinuosamente ondulata, che dà al tutto un certo immancabile dinamismo, grazie anche ai quattro contrafforti d’oro che la sostengono.
Quando ci si avvicina, corpo, materia, forze naturali, rendono la Torre Allianz unica oggi nel suo genere ed è entusiasmante vederla svettare nello skyline milanese.
Andrea Maffei con Arata Isozaki sono i progettisti di questa sorta di icona, così strutturata: 50 piani uso uffici, altezza antenna/guglia 247 mt., tetto 207 mt., area 53.000 mq. calpestabili, 14 ascensori, di cui 6 panoramici.
La “ Torre Allianz” è la prima conclusa nel programma di riqualificazione del c.d. “polo urbano” della Fiera di Milano, (per le altre sono appena iniziati gli scavi e portano la firma di Zaha Hadid e Daniel Libeskind), ma siamo già alla prefigurazione di una Milano che avanza veloce. Irrefrenabile.
Voglio rammentare che il “futurismo”, non a caso, è un movimento nato a Milano all’inizio del Novecento e da qui, da suoi cieli bigi e da suoi artisti, veri tecnici della pittura futurista, veniva esaltata la natura e il valore del gesto dinamico. Il futurismo ha poi messo radici, solide, conosciute oggi in tutto il mondo, prendendo terreno in una città frenetica, produttiva e industriale come Milano.
La vista di questo grattacielo esprime l’immagine potente della solidità finanziaria di Allianz S.p.A., portando contemporaneamente a una profonda riflessione sui temi assicurativi ma anche finanziari, per tutti i ceti sociali di una città contemporanea, dando alla collettività la percezione che si volesse sviluppare l’idea di un grattacielo senza fine, verso un cielo a volte cinerino ma sempre pieno della speranza che possa arrivare presto il sereno, la solidità, la ripresa... quella vera.
Andrea Maffei, facendo precisi riferimenti al futurismo, dichiara che: “alle due estremità sono previsti i tre ascensori panoramici con pareti vetrate, che salendo verso la sommità del grattacielo, consentiranno di ammirare il paesaggio e creeranno l’effetto di edificio-macchina, caro al futurismo milanese”. Altro riferimento al futurismo, da parte di Andrea Maffei, sono i quattro contrafforti che hanno la funzione di ridurre le oscillazioni delle torri negli ultimi piani, per consentire l'utilizzo del massimo comfort. Le strutture sono state portate dall’esterno, in modo da attribuire al tutto una forte caratterizzazione architettonica.
Infine, domenica 22 novembre 2015, sulla sommità del grattacielo Allianz, è stata issata, tra un pubblico plaudente, una copia fedele della “Madonnina”, realizzata secondo le indicazioni della Veneranda Fabbrica, storico ente preposto alla conservazione e valorizzazione della Cattedrale.
Istituita nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti, allora Duca della Città, La Veneranda Fabbrica per seicento anni e sino ai giorni nostri ne ha attentamente curato conservazione e ristrutturazione, e continua a farlo.
Per finanziare gli importanti lavori, dall’ottobre del 2012, la Veneranda Fabbrica ha lanciato una campagna di reclutamento fondi, con lo slogan “Adotta una Guglia”, in vista proprio dell’Expo.
Raccolta che ha visto milanesi di tutti i ceti sociali parteciparvi, così come vuole la tradizione meneghina.
Il Grattacielo Allianz - sul proprio tetto - pone l’esatta copia della Madonnina, tanto cara ai milanesi, a vegliare, tutti, sul grattacielo più alto di Milano, con l’auspicio che dal “Suo” nuovo piccolo angolo di Paradiso, possa doppiamente vigilare su un mondo così assurdo, feroce e davvero incomprensibile.
È proprio bello anche visto da lontano: si erge, con la sua fluttuosa imponenza, su una città tra le più laboriose d’Italia e, economicamente, tra le più avanzate d’Europa. In lontananza appare, si immagina, come la silhouette di una bella signora elegante, sinuosamente ondulata, che dà al tutto un certo immancabile dinamismo, grazie anche ai quattro contrafforti d’oro che la sostengono.
Quando ci si avvicina, corpo, materia, forze naturali, rendono la Torre Allianz unica oggi nel suo genere ed è entusiasmante vederla svettare nello skyline milanese.
Andrea Maffei con Arata Isozaki sono i progettisti di questa sorta di icona, così strutturata: 50 piani uso uffici, altezza antenna/guglia 247 mt., tetto 207 mt., area 53.000 mq. calpestabili, 14 ascensori, di cui 6 panoramici.
La “ Torre Allianz” è la prima conclusa nel programma di riqualificazione del c.d. “polo urbano” della Fiera di Milano, (per le altre sono appena iniziati gli scavi e portano la firma di Zaha Hadid e Daniel Libeskind), ma siamo già alla prefigurazione di una Milano che avanza veloce. Irrefrenabile.
Voglio rammentare che il “futurismo”, non a caso, è un movimento nato a Milano all’inizio del Novecento e da qui, da suoi cieli bigi e da suoi artisti, veri tecnici della pittura futurista, veniva esaltata la natura e il valore del gesto dinamico. Il futurismo ha poi messo radici, solide, conosciute oggi in tutto il mondo, prendendo terreno in una città frenetica, produttiva e industriale come Milano.
La vista di questo grattacielo esprime l’immagine potente della solidità finanziaria di Allianz S.p.A., portando contemporaneamente a una profonda riflessione sui temi assicurativi ma anche finanziari, per tutti i ceti sociali di una città contemporanea, dando alla collettività la percezione che si volesse sviluppare l’idea di un grattacielo senza fine, verso un cielo a volte cinerino ma sempre pieno della speranza che possa arrivare presto il sereno, la solidità, la ripresa... quella vera.
Andrea Maffei, facendo precisi riferimenti al futurismo, dichiara che: “alle due estremità sono previsti i tre ascensori panoramici con pareti vetrate, che salendo verso la sommità del grattacielo, consentiranno di ammirare il paesaggio e creeranno l’effetto di edificio-macchina, caro al futurismo milanese”. Altro riferimento al futurismo, da parte di Andrea Maffei, sono i quattro contrafforti che hanno la funzione di ridurre le oscillazioni delle torri negli ultimi piani, per consentire l'utilizzo del massimo comfort. Le strutture sono state portate dall’esterno, in modo da attribuire al tutto una forte caratterizzazione architettonica.
Infine, domenica 22 novembre 2015, sulla sommità del grattacielo Allianz, è stata issata, tra un pubblico plaudente, una copia fedele della “Madonnina”, realizzata secondo le indicazioni della Veneranda Fabbrica, storico ente preposto alla conservazione e valorizzazione della Cattedrale.
Istituita nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti, allora Duca della Città, La Veneranda Fabbrica per seicento anni e sino ai giorni nostri ne ha attentamente curato conservazione e ristrutturazione, e continua a farlo.
Per finanziare gli importanti lavori, dall’ottobre del 2012, la Veneranda Fabbrica ha lanciato una campagna di reclutamento fondi, con lo slogan “Adotta una Guglia”, in vista proprio dell’Expo.
Raccolta che ha visto milanesi di tutti i ceti sociali parteciparvi, così come vuole la tradizione meneghina.
Il Grattacielo Allianz - sul proprio tetto - pone l’esatta copia della Madonnina, tanto cara ai milanesi, a vegliare, tutti, sul grattacielo più alto di Milano, con l’auspicio che dal “Suo” nuovo piccolo angolo di Paradiso, possa doppiamente vigilare su un mondo così assurdo, feroce e davvero incomprensibile.
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