Intesa Sanpaolo, utile 2019 in crescita a 4,18 miliardi di euro
Bene il risultato dell’attività assicurativa che sale a quota 1,18 miliardi
04/02/2020
Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2019 con un utile a 4,18 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 4,05 miliardi dell’anno precedente. Nel quarto trimestre l’utile si è attestato a 872 milioni di euro.
Il risultato di 4,18 miliardi di euro del 2019 è in crescita del 3,3% rispetto ai 4,05 miliardi del 2018, del 24,2% se si escludesse dal 2018 l’apporto positivo delle operazioni Ntv e Intrum. Il conto economico consolidato del 2019 registra interessi netti pari a 7 miliardi di euro, in diminuzione del 3,7% rispetto ai 7,27 miliardi del 2018. Le commissioni nette sono pari a 7,96 miliardi, in aumento dello 0,1% rispetto ai 7,95 milioni dell’anno precedente.
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 1,18 miliardi di euro, in crescita rispetto a 1,08 miliardi del 2018. Crescono anche i proventi operativi netti, che sono pari a 18,08 miliardi di euro, +1,5% rispetto ai 17,81 miliardi del 2018. I costi operativi ammontano a 9,29 miliardi di euro, in diminuzione del 2,1% rispetto ai 9,49 miliardi del 2018, a seguito di una diminuzione dell’1,2% per le spese del personale e del 5% per le spese amministrative e di un aumento dello 0,1% per gli ammortamenti. Il cda ha proposto dividendi cash per 3,36 miliardi, pari all’80% di payout ratio indicato nel piano di impresa per il 2019.
Il risultato di 4,18 miliardi di euro del 2019 è in crescita del 3,3% rispetto ai 4,05 miliardi del 2018, del 24,2% se si escludesse dal 2018 l’apporto positivo delle operazioni Ntv e Intrum. Il conto economico consolidato del 2019 registra interessi netti pari a 7 miliardi di euro, in diminuzione del 3,7% rispetto ai 7,27 miliardi del 2018. Le commissioni nette sono pari a 7,96 miliardi, in aumento dello 0,1% rispetto ai 7,95 milioni dell’anno precedente.
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 1,18 miliardi di euro, in crescita rispetto a 1,08 miliardi del 2018. Crescono anche i proventi operativi netti, che sono pari a 18,08 miliardi di euro, +1,5% rispetto ai 17,81 miliardi del 2018. I costi operativi ammontano a 9,29 miliardi di euro, in diminuzione del 2,1% rispetto ai 9,49 miliardi del 2018, a seguito di una diminuzione dell’1,2% per le spese del personale e del 5% per le spese amministrative e di un aumento dello 0,1% per gli ammortamenti. Il cda ha proposto dividendi cash per 3,36 miliardi, pari all’80% di payout ratio indicato nel piano di impresa per il 2019.
I risultati registrati lo scorso anno sono pienamente in "linea con gli obiettivi" e confermano il "supporto del gruppo all'Italia anche con l'impegno a diventare un punto di riferimento in termini di sostenibilità e responsabilità sociale e culturale", spiega una nota di Intesa Sanpaolo, che sottolinea come le performance riflettano "la redditività sostenibile del gruppo, che deriva dalla solidità della base patrimoniale e della posizione di liquidità e dal modello di business resiliente e ben diversificato, ulteriormente consolidato dalle azioni strategiche attuate nell'anno".
Alla generazione di ricavi, in un contesto macroeconomico non favorevole, ha visto una continua focalizzazione su wealth management & protection, con un forte sviluppo dell'assicurazione danni non-motor e in presenza di una ripresa della raccolta netta di risparmio gestito nel secondo semestre (pari a circa 8 miliardi di euro); un rafforzamento dell'operatività su attività finanziarie, aumentando strutturalmente l'apporto complessivo della gestione del portafoglio titoli ai ricavi del gruppo, compresi gli interessi netti; una flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi.
Alla generazione di ricavi, in un contesto macroeconomico non favorevole, ha visto una continua focalizzazione su wealth management & protection, con un forte sviluppo dell'assicurazione danni non-motor e in presenza di una ripresa della raccolta netta di risparmio gestito nel secondo semestre (pari a circa 8 miliardi di euro); un rafforzamento dell'operatività su attività finanziarie, aumentando strutturalmente l'apporto complessivo della gestione del portafoglio titoli ai ricavi del gruppo, compresi gli interessi netti; una flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi.
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