Itas, un 2019 positivo grazie al vita
Soffre il comparto danni a causa dei sinistri catastrofali dello scorso anno. Il cda ha nominato ufficialmente il successore di Agrusti alla guida del gruppo: è Alessandro Molinari
25/03/2020
Il gruppo Itas ha chiuso il 2019 registrano una crescita della raccolta premi complessiva che mette a segno un +16,8% sul 2018 e raggiunge quota 1.692 milioni di euro. A sostenere questa crescita è il segmento vita, che si attesta una raccolta netta pari a 683 milioni di euro, confermando la crescita osservata fin dall’inizio dell’anno. A seguito di questo andamento, le riserve crescono del +25% superando così i 4 miliardi di euro. Il risultato operativo vita rimane sostenuto (26 milioni di euro, contro 27 milioni nel 2018), mentre soffre quello danni (-6 milioni di euro, contro un + 8 milioni di euro nel 2018) appesantito dall’impatto legato all’aumento dei sinistri da eventi atmosferici, in particolare, nel secondo semestre del 2019 sono state colpite da bufere e grandinate vaste zone del centro-nord Italia.
I premi del segmento danni chiudono l’esercizio a 833 milioni di euro, in calo del 6,5%. Questo andamento, spiega una nota di Itas, “è conseguenza di una serie di iniziative che la compagnia ha posto in essere già a partire dallo scorso esercizio, volte a riformare il portafoglio nei settori caratterizzati da andamenti tecnici negativi, in particolare su determinate aree territoriali nel comparto auto”. Gli interventi hanno pertanto permesso di rafforzare la qualità del portafoglio auto, mostrando già da fine esercizio un miglioramento della frequenza dei sinistri. Il combined ratio si attesta a 104,8% registrando gli oneri per i sinistri accaduti in modo diffuso durante l’intera stagione estiva che per la dinamica di accadimento hanno intaccato solo marginalmente le coperture riassicurative (+4,6 punti rispetto al 2018).
Nel corso della seduta del cda che ha approvato i risultati, è stato nominato ufficialmente il successore di Raffaele Agrusti alla guida del gruppo trentino. Come era stato anticipato, il ruolo è stato affidato ad Alessandro Molinari (nella foto), già vicedirettore generale e cfo del gruppo, che ora diventa ad e dg di Itas Mutua e ad di Itas Vita. Alberto Rossi, altro manager interno al gruppo, è stato nominato dg di Itas Vita.
I premi del segmento danni chiudono l’esercizio a 833 milioni di euro, in calo del 6,5%. Questo andamento, spiega una nota di Itas, “è conseguenza di una serie di iniziative che la compagnia ha posto in essere già a partire dallo scorso esercizio, volte a riformare il portafoglio nei settori caratterizzati da andamenti tecnici negativi, in particolare su determinate aree territoriali nel comparto auto”. Gli interventi hanno pertanto permesso di rafforzare la qualità del portafoglio auto, mostrando già da fine esercizio un miglioramento della frequenza dei sinistri. Il combined ratio si attesta a 104,8% registrando gli oneri per i sinistri accaduti in modo diffuso durante l’intera stagione estiva che per la dinamica di accadimento hanno intaccato solo marginalmente le coperture riassicurative (+4,6 punti rispetto al 2018).
Nel corso della seduta del cda che ha approvato i risultati, è stato nominato ufficialmente il successore di Raffaele Agrusti alla guida del gruppo trentino. Come era stato anticipato, il ruolo è stato affidato ad Alessandro Molinari (nella foto), già vicedirettore generale e cfo del gruppo, che ora diventa ad e dg di Itas Mutua e ad di Itas Vita. Alberto Rossi, altro manager interno al gruppo, è stato nominato dg di Itas Vita.
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