Unipol chiude in crescita i primi nove mesi 2021
I risultati al 30 settembre 2021 mostrano un aumento del risultato netto consolidato (813 milioni, +7,2%) e della raccolta diretta (9,5 miliardi, +9,5%)
12/11/2021
Il gruppo Unipol ha chiuso i primi nove mesi del 2021 mostrano risultati positivi nei principali indicatori delle performance finanziarie.
Il risultato netto consolidato al 30 settembre si attesta a 813 milioni di euro, in crescita rispetto ai 759 milioni dello stesso periodo di un anno fa (+7,2%). In aumento anche la raccolta assicurativa diretta, che sale a quota 9,5 miliardi (+9,5%) grazie soprattutto al contributo del comparto vita (3,9 miliardi, +25,7%), dove è stato significativo il contributo dei prodotti multiramo e di ramo III; minore, ma comunque positivo, il contributo del danni (5,5 miliardi, +0,3%), comparto in cui si registra soprattutto la crescita del segmento non auto (+5,7%), con premi per 2,7 miliardi.
Cresce in modo significativo UniSalute, che registra premi per 366 milioni di euro, con un balzo del 12,5% rispetto ai primi nove mesi 2020. Positive anche le performance della bancassicurazione, con Arca Assicurazioni che aumenta la raccolta a 131 milioni (+30,4%), e Incontra, con 81 milioni (+21,8%).
Cala, invece, la raccolta diretta di UnipolSai, che nel danni registra un -1,3% rispetto al 30 settembre 2020 (4.661 milioni), e nel vita un decremento del 9,6% (1.975 milioni) “a causa di alcuni contratti di importo rilevante che avevano influenzato il dato del 30 settembre 2020”, precisa una nota del gruppo Unipol.
Il combined ratio di gruppo, al netto della riassicurazione, si attesta al 92,8% (91,7% lavoro diretto) rispetto all’86,0% realizzato al 30 settembre 2020 (85,5% lavoro diretto), che era stato particolarmente influenzato dalla riduzione dei sinistri durante i mesi di lockdown più severo. Il loss ratio è pari al 66,2% (59,2% al 30 settembre 2020) e l’expense ratio pari al 26,6% (26,8% al 30 settembre 2020).
Per quanto riguarda invece UnipolRental, la società di noleggio a medio-lungo termine del gruppo, ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi gestionali pari a 221 milioni di euro e un risultato netto di 12 milioni di euro. Il totale dei veicoli immatricolati al 30 settembre 2021 è stato pari a 10.332 rispetto ai 6.673 dell’analogo periodo dello scorso anno.
Superati tutti i target del piano
Parlando con la stampa, l'ad del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, ha ricordato che "ormai siamo a due mesi dalla fine del piano, e chiuderemo il triennio superando tutti i target che ci eravamo prefissi sia in termini di risultato complessivo sia in termini di remunerazione soci. I risultati ormai consolidati per fine anno - ha aggiunto - ci dicono che la nostra capacità di distribuzione di dividendo è confermata. Anche il target di combined ratio al 93% è già stato raggiunto".
Parlando con la stampa, l'ad del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, ha ricordato che "ormai siamo a due mesi dalla fine del piano, e chiuderemo il triennio superando tutti i target che ci eravamo prefissi sia in termini di risultato complessivo sia in termini di remunerazione soci. I risultati ormai consolidati per fine anno - ha aggiunto - ci dicono che la nostra capacità di distribuzione di dividendo è confermata. Anche il target di combined ratio al 93% è già stato raggiunto".
Da qui in avanti si chiude l'esercizio e ci saranno valutazioni prudenziali che riguardano l'accumulazione di risorse per il prossimo triennio. "Inutile avere risultati ancora più sovrabbondanti di quello che abbiamo. Il combined ratio, con il ritorno alla piena operatività e mobilità, va verso una situazione di normalità che manca da quasi due anni con un incremento di traffico che, dalle nostre osservazioni, nelle ultime settimane è tornato ai livelli del 2019. La frequenza dei sinistri - ha osservato Cimbri - non è però ancora tornata a livelli 2019: un fatto positivo per noi, però prudentemente ragioniamo come se tutto dovesse tornare in prospettiva sugli stessi livelli".
Lo sviluppo della bancassicurazione
L'ad di Unipol si è poi soffermato sul canale bancario, sottolineando che "è al centro della nostra strategia. Ho sempre detto - ha aggiunto - che le nostre prese di posizione nel capitale delle banche hanno per noi una valenza prettamente industriale. È un canale che intendiamo sviluppare con ancora maggiore incisività con idee e progetti adeguati alla nostra strategia e sarà uno dei tasselli che guiderà il prossimo piano industriale. Avremo modo di parlarne con ancora maggiore profondità".
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