Generali, Luciano Cirinà è stato licenziato

Dopo essere già stato sospeso dal suo incarico di regional officer di Generali in Austria ed Europa centro-orientale, Luciano Cirinà, è stato definitivamente messo alla porta dalla compagnia.

Il consiglio di amministrazione del Leone di Trieste, riunitosi oggi, ha annunciato la decisione di "interrompere con effetto immediato il rapporto di lavoro con Luciano Cirinà", si legge in una breve nota, in cui si precisa che questa scelta "è motivata dalla violazione degli obblighi di lealtà e dalla grave violazione di altri obblighi previsti dal contratto di lavoro".

Anche se non si conoscono i dettagli di questa drastica decisione, la sospensione prima, e il licenziamento odierno poi, sono dirette conseguenze della scelta del top manager di candidarsi come ceo nella lista di Francesco Gaetano Caltagirone alla prossima assemblea degli azionisti di Generali, il 29 aprile, quando si voterà il nuovo cda della compagnia.

Cirinà, inoltre, ha partecipato alla stesura e alla presentazione di una sorta di piano industriale ombra, Awakening the Lion, i cui dettagli sono stati illustrati venerdì scorso a Milano dai principali esponenti della lista di Caltagirone. Il programma industriale è apertamente polemico nei confronti della gestione di Philippe Donnet e con il suo piano industriale Lifetime Partner 24, al quale pure Cirinà deve aver lavorato di concerto con il top management. E non si può escludere che questo possa essere stato uno degli elementi valutati dal cda di Generali per arrivare a considerare la condotta di Cirinà come una "grave violazione di altri obblighi previsti dal contratto".

Proprio a questo proposito, Milano Finanza ha rivelato che il prossimo 5 aprile la Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, presieduta da Carla Ruocco, ha convocato Donnet per “svolgere un’attività di approfondimento sulle recenti dinamiche di governance e azionarie” di Generali. Al group ceo si chiederanno inoltre “le motivazioni che hanno condotto Generali a sospendere (e oggi a licenziare, ndr) Luciano Cirinà”.