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Mps, nessun accordo con Caltagirone su Generali

Lo ha affermato l’istituto senese nelle risposte scritte rilasciate in vista dell’assemblea degli azionisti, in corso in questo momento

Mps, nessun accordo con Caltagirone su Generali
Non c’è nessun accordo fra Mps e gruppo Caltagirone su Generali. È quanto afferma l’istituto di credito nelle risposte scritte rilasciate in vista dell’assemblea degli azionisti, in corso in queste ore a Siena. La domanda, come specifica la banca senese, faceva riferimento a una dichiarazione dell’amministratore delegato Luigi Lovaglio sulla non crucialità della partecipazione di Piazzetta Cuccia in Generali ai fini dell’ops che Mps ha lanciato a gennaio su Mediobanca

Rispondendo a una successiva domanda, Rocca Salimbeni ha inoltre specificato che “la partecipazione in Generali rappresenta una quota diversificata di ricavi per il nuovo gruppo” e che, di conseguenza, “qualsiasi decisione riguardo a tale quota azionaria sarà presa a tempo debito nel migliore interesse della società e dei nostri azionisti”.

L’assemblea degli azionisti di Mps si è aperta questa mattina con un’affluenza record del 73,59% del capitale. Il gruppo Caltagirone si è presentato all’assise con una partecipazione del 9,96%, ben al di sopra del 5,03% che era stato comunicato alla Consob. Confermate invece le quote degli altri azionisti rilevanti dell’istituto: 11,73% per il Tesoro, 9,86% per Delfin, 5% per Banco Bpm e 3,99% per Anima.

L’assemblea è stata indetta per deliberare l’aumento di capitale necessario per l’ops su Mediobanca. Per il sì si sono già schierati ufficialmente Algebris, Pimco, Norges Bank e, con il via libera del cda di mercoledì scorso, Banco Bpm. Orientamento favorevole anche per Anima, mentre scontato dovrebbe ormai essere l’ok del Tesoro, Caltagirone e Delfin. 

“La nostra banca è più che pronta per guidare un nuovo processo di sviluppo, uno sviluppo industriale che attraverso l'unione delle forze con Mediobanca può creare valore da subito a vantaggio di tutti gli azionisti e stakeholder", ha affermato Luigi Lovaglio. L’assemblea, ha proseguito, “è destinata a segnare una parte molto importante nel percorso di sviluppo industriale e strategico della banca che ha nel suo Dna una forte vocazione all'innovazione e alla crescita”.

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