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Generali, nessun intervento della Consob

L'authority non procederà a verificare le azioni portate avanti dalle società del gruppo Caltagirone, Delfin e Fondazione Crt

Generali, nessun intervento della Consob
La Consob non interverrà sulla possibile azione di concerto portata avanti da alcune società riconducibili a Francesco Gaetano Caltagirone, dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio e dalla Fondazione Crt su Generali. L’autorità guidata da Paolo Savona ha così risposto alla richiesta di chiarimenti che era arrivata dal gruppo assicurativo lo scorso febbraio, quando la società aveva deliberato di “investire Consob del quesito se tale acquisizione sia soggetta agli obblighi di comunicazione in ordine, fra l'altro, ai programmi futuri ai sensi della normativa vigente per coloro che, anche di concerto, superino una percentuale del 10% del capitale sociale e se vi siano state asimmetrie informative rilevanti per il mercato”. All’epoca i tre operatori, firmatari di un patto di consultazione che è stato recentemente sciolto, avevano una partecipazione complessiva del 16,309%.
La Consob ha precisato di non aver ricevuto un quesito, come era stato comunicato al mercato, ma una segnalazione. E questa fattispecie, si legge nel bollettino dell’autorità, “non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 120, comma 4-bis, del D. Lgs. n. 58/98 che fa esclusivo riferimento al superamento individuale delle soglie partecipative ivi previste”. Pertanto, conclude la Consob, “non emergono violazioni degli obblighi di comunicazione in ordine ai programmi futuri prescritti dalla suddetta disposizione”. L’autorità non ha inoltre riscontrato “le asimmetrie informative ipotizzate nella segnalazione”.

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