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UnipolSai, primi giorni in rosso nonostante i buoni numeri

Sulla piazza di Milano, il titolo non parte bene. Ma Cimbri vede risultati oltre le previsioni

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I primi giorni di UnipolSai sono stati caratterizzati dal segno negativo sul listino principale di Milano. L'impresa guidata da Carlo Cimbri, il secondo giorno di contrattazione il 7 gennaio, chiuse con un ribasso del 6,04% a 2,3 euro ad azione. Il secondo giorno di quotazione della compagnia risultante dalla fusione di Unipol con la galassia Ligresti (Fondiaria Sai, Milano Assicurazioni e Premafin), sembrava cominciare nel migliore dei modi, anche sulla scorta dell'intervista dell'ad Cimbri, il quale al Sole 24 Ore aveva parlato dei risultati del 2013 definendoli oltre le previsioni di piano". Tuttavia dopo un inizio di seduta positivo (+2,2% a 2,5 euro), UnipolSai aveva cominciato a vacillare, arrivando alla sospensione, nel pomeriggio, per eccesso di ribasso. Riammessa alle contrattazioni, il titolo chiuse comunque in negativo. Sempre in quella giornata furono trattate più di 27 milioni di azioni, pari circa all'1,1% del capitale: una cifra molto alta per Borsa Italiana. 

Il motivo dei ribassi è comunque da ricercare dalle prese di beneficio di molti investitori che, nel 2013, avevano comprato Fondiaria Sai, prima della formalizzazione della fusione. Le parole di Cimbri non hanno fatto che confermare quindi l'idea dei trader. In aggiunta resta aperta la questione del miliardo e 700 milioni di premi che UnipolSai sta per piazzare ad Ageas: nulla sarà deciso fino alla metà di gennaio, grazie alla proroga concessa da Antitrust. Gli asset in questione includono Liguria Assicurazioni, Liguria Vita, i marchi Milano e Sasa.
UnipolSai aveva debuttato lunedì 6 gennaio con una capitalizzazione di circa 6,5 miliardi di euro.

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