Flexible benefit, UnipolSai acquista Tantosvago Srl

L’operazione, spiega UnipolSai in una nota, si inserisce nell’ambito della direttrice strategica beyond insurance enrichment del piano industriale Unipol 2022-2024 Opening New Ways, in particolare nell’ecosistema welfare, attraverso cui UnipolSai intende rafforzare la propria presenza nel mercato dei flexible benefit, lanciando una piattaforma ottimizzata per i settori Pmi e corporate.

Tantosvago, che nel 2021 ha registrato un giro di affari superiore a 23 milioni di euro e punta a un’ulteriore crescita del 70% nel corso del 2022. L’offerta proposta è incentrata su viaggi, sport, tempo libero, eventi fino a servizi specifici per il benessere della persona e della sua famiglia (la società detiene, tra l’altro, accordi di distribuzione in esclusiva con partner come Booking, Virgin Active e Msc). Dopo l’acquisizione, spiega UnipolSai, l’offerta verrà arricchita dall’inserimento di prodotti, sanitari e previdenziali, oltre ad altri prodotti appartenenti alla sfera del beyond insurance Unipol, come il telepedaggio e altre soluzioni.

“Così facendo – si legge nella nota di UnipolSai – gli altri provider operanti nel settore dei flexible benefit che utilizzano il catalogo Tantosvago potranno offrire una maggiore gamma di beni e servizi”. Il mercato dei flexible benefit, sottolinea la compagnia, ha ricevuto un forte incremento con trend in crescita costanti, con circa quattro milioni di dipendenti che già fanno uso di piattaforme dove utilizzare i propri crediti welfare, su una platea virtuale di oltre 18 milioni di dipendenti italiani, con volumi transati che nel 2021 hanno registrato quasi 2 miliardi di euro e che potrebbero arrivare a breve a superare i 10 miliardi su base annua.

UnipolSai ha acquisito Tantosvago “per il suo ruolo strategico nel mondo del welfare aziendale e per le sue innovazioni tecnologiche fino a ora mai concepite in questo ambito”. Tra questi viene citata GoWelfare, una app che consente ai dipendenti di utilizzare i loro crediti welfare non solo sui siti dei grandi players internazionali, ma anche direttamente nelle attività commerciali di prossimità: dai negozi di abbigliamento a quelli sanitari e altro, generando economia circolare basata sul welfare territoriale.