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Generali-Cattolica, le sinergie valgono di più

Il Leone prevede ora di raggiungere entro il 2025 sinergie fra 120 milioni e 130 milioni di euro, al lordo delle tasse, una cifra molto più alta rispetto agli 80 milioni attesi entro il 2026. Aggiornati anche i dati con i nuovi principi contabili Ifrs 17 e Ifrs 9

Generali-Cattolica, le sinergie valgono di più
Generali ha presentato un aggiornamento dei dati relativi all’integrazione di Cattolica. Le informazioni comunicate dalla compagnia mostrano "sinergie superiori a quelle che erano attese inizialmente al momento del lancio dell’offerta pubblica di acquisto", come si precisa in una nota.  
Generali prevede ora di raggiungere entro il 2025 sinergie fra 120 milioni e 130 milioni di euro, al lordo delle tasse, una cifra molto più alta rispetto agli 80 milioni attesi entro il 2026

Il gruppo si aspetta ora un utile netto normalizzato al 2024 delle attività core di Cattolica di almeno 145 milioni. Rispetto alle attese iniziali, questo si tradurrebbe in un contributo addizionale di 0,4 punti percentuali da parte di Cattolica alla crescita dell’utile per azione nel periodo 2021-2024 nell’ambito del piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth. L'utile netto delle attività core di Cattolica si attesterà tra i 171 e i 178 milioni di euro, nel 2025. 

Generali ha anche aggiornato la comunità finanziaria sull'implementazione e l'impatto atteso dei nuovi principi contabili Ifrs 17 e Ifrs 9. 
Secondo generali i nuovi principi contabili migliorano "la visibilità e la prevedibilità" del risultato operativo del segmento vita; non avranno impatti su generazione di cassa, capitale, net holding cash flow, dividendi e Solvency; il patrimonio netto è atteso a un livello stabile rispetto a quello registrato a fine 2021 e il Contractual service margin previsto a 33 miliardi rifletterà la profittabilità del business vita. 

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