Revo, una polizza parametrica per la produzione dell'olio d'oliva
Al via ParametricXMosca Ulivo, prodotto basato su tecnologia IoT che copre i danni causati dalla mosca olearia
06/07/2023
Revo Insurance amplia la propria gamma di prodotti dedicati al comparto agricolo con una copertura parametrica a tutela dei produttori di olio di oliva. La compagnia, in collaborazione con Elaisian, eccellenza italiana nell'agricoltura di precisione, e con il broker digitale Neosurance, ha annunciato il lancio di Revo ParametricXMosca Ulivo, polizza parametrica che prevede l’indennizzo automatico e immediato al cliente nel caso si verifichino eventi meteorologici particolarmente favorevoli allo sviluppo delle invasioni da mosca dell'olivo e che hanno un impatto sulla resa della produzione di olio. “Sono proprio le condizioni climatiche caratterizzate da temperature miti ed elevata umidità, a rappresentare il mix perfetto per favorire la diffusione di questo pericoloso parassita”, spiega una nota di Revo.
La mosca dell’olivo (Bactrocera oleae) è un insetto che attacca i frutti maturi a seguito dell'indurimento del nocciolo. Un'infestazione di questo tipo può causare importanti perdite di fatturato per gli agricoltori. L’oracolo del prodotto è proprio Elaisian, che ha elaborato un indice di infestazione del patogeno partendo dall'analisi delle condizioni climatiche, per cui il risarcimento sarà proporzionale all'indice calcolato. La protezione offerta da Revo comunica con il sistema di sensori e algoritmi di Elaisian grazie alla tecnologia di Neosurance, la quale favorisce la condivisione delle informazioni tra agricoltori e compagnia assicurativa.
“Il nostro prodotto – spiega Roberta Spadoni, parametric manager di Revo – rappresenta un esempio concreto dell'impegno e dell’attenzione di Revo verso i produttori di olio di oliva e più in generale verso l'agricoltura, un settore importante per l'economia nazionale, composto principalmente da Pmi. La collaborazione con Elaisian e con Neosurance ci permette di offrire uno strumento per rispondere ai bisogni di tutti gli operatori che stanno risentendo dei danni causati dai cambiamenti climatici”.
Secondo un'indagine nazionale della Camera di Commercio dell'Umbria sul settore olivicolo italiano, che nel 2022 valeva 1,4 miliardi di euro, si sarebbe registrato un forte calo della produzione nazionale, scesa del 37% (pari a 121mila tonnellate in meno) a causa di siccità, caldo e mosca olearia. Il calo produttivo è concentrato nel Mezzogiorno, che nel 2021 rappresentava ben l'89,6% della produzione complessiva di olio d'oliva e nel 2022 scende all'80,9%. Per la Puglia, che fino al 2021 da sola rappresentava oltre il 50% del totale nazionale, produzione è più che dimezzata (-52%), in un contesto negativo che coinvolge diverse regioni: Calabria (-42%), Abruzzo (-40%), Basilicata (-40%), Sicilia (-25%), Molise (-15%) e Sardegna (-13%).© RIPRODUZIONE RISERVATA