Agricoltura, aziende sempre più innovative e sostenibili
Reale Mutua e Confagricoltura pubblicano la quarta edizione del rapporto AGRIcoltura100. Ad oggi oltre la metà delle aziende del comparto presenta elevati livelli di sostenibilità, mentre solo poco più una su dieci è ferma a livelli base
Come emerge dalla quarta edizione del rapporto AGRIcoltura100 di Reale Mutua e Confagricoltura, negli ultimi 24 mesi ben sette imprese agricole su dieci (69,5%) hanno effettuato investimenti in innovazione. Si tratta del fattore che più di ogni altro permette di gestire la transizione ecologica, mitigare i rischi, e migliorare l’impatto ambientale e sociale. Lo dimostra il fatto che le aziende più innovative sono la quasi totalità (il 78,9%) di quelle col maggior livello di sostenibilità. Secondo il report, ad oggi il 55,3% delle aziende del comparto presenta elevati livelli di sostenibilità, percentuale in aumento sia rispetto allo scorso anno che al 2020, quando la quota era del 48,8%. Al contempo, sono diminuite le imprese al livello base, passate dal 20% di quattro anni fa al 12,1% di oggi.
I suddetti dati sottolineano che la cultura della sostenibilità è largamente radicata nelle realtà del settore. Il primo valore che queste le attribuiscono è quello di accrescere la qualità del prodotto, anche a garanzia della salute dei consumatori, ritenuta fondamentale o molto importante dall’85,7% delle imprese. Al secondo posto tra i valori di sostenibilità si colloca l’impegno per l’ambiente (76,3%). Seguono le relazioni con la filiera (70,1%), la valorizzazione della comunità locale (67,4%), l’investimento in innovazione (67,1%) e la consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa verso i lavoratori e la comunità (65,8%), valore quest’ultimo in crescita di oltre 5 punti percentuali rispetto al 2022. Il miglioramento della sostenibilità, inoltre, impatta positivamente sui risultati economici: nelle imprese altamente sostenibili gli indici di produttività sono del 40% superiori, la redditività è doppia e la quota di realtà che sperimentano una fase di crescita è tripla rispetto alle imprese con livelli base.
I suddetti dati sottolineano che la cultura della sostenibilità è largamente radicata nelle realtà del settore. Il primo valore che queste le attribuiscono è quello di accrescere la qualità del prodotto, anche a garanzia della salute dei consumatori, ritenuta fondamentale o molto importante dall’85,7% delle imprese. Al secondo posto tra i valori di sostenibilità si colloca l’impegno per l’ambiente (76,3%). Seguono le relazioni con la filiera (70,1%), la valorizzazione della comunità locale (67,4%), l’investimento in innovazione (67,1%) e la consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa verso i lavoratori e la comunità (65,8%), valore quest’ultimo in crescita di oltre 5 punti percentuali rispetto al 2022. Il miglioramento della sostenibilità, inoltre, impatta positivamente sui risultati economici: nelle imprese altamente sostenibili gli indici di produttività sono del 40% superiori, la redditività è doppia e la quota di realtà che sperimentano una fase di crescita è tripla rispetto alle imprese con livelli base.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
👥