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Generali, Crt per ora non si schiera

Lo ha affermato sabato la presidente Anna Maria Poggi: nessuna posizione ideologica, ma un atteggiamento “laico e di convenienza”

Generali, Crt per ora non si schiera
Fondazione Crt non si schiera, almeno per il momento, nella nuova battaglia che si sta delineando per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Generali. Lo ha assicurato la presidente Anna Maria Poggi, intervenuta sabato a margine del congresso di Assiom Forex. “L'unico criterio che farà decidere la fondazione sarà quello del maggior interesse della fondazione”, ha detto la numero uno dell'ente torinese che detiene poco meno del 2% del capitale di Generali.

La prossima assemblea degli azionisti del gruppo assicurativo, in programma a primavera dovrebbe vedere la contrapposizione di due liste: una del primo azionista Mediobanca e una, stando a quanto ricostruito dalle principali fonti di stampa, di Caltagirone e Delfin. Se così fosse, lo scenario sarebbe del tutto simile a quanto visto nel 2022, quando Caltagirone e Delfin presentarono una lista alternativa a quella del cda. All'epoca Fondazione Crt si schierò con i soci ribelli

Poggi ha affermato che l'ente non assumerà posizioni ideologiche e manterrà “un atteggiamento laico e di convenienza”, specificando che “per noi quella è una partecipazione finanziaria pura”. Alla base della scelta che farà la fondazione, ha aggiunto, ci saranno “la difesa del patrimonio e la governance”. Poggi ha affermato di non aver chiesto nessun contatto agli altri soci. “Aspetto che siano loro a farlo perché – ha concluso – il 2% che abbiamo in una situazione di questo genere può essere ago della bilancia”.

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