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Affaire Telecom, per Generali svalutazione netta di 65 milioni di euro

Mario Greco è ottimista guardando al dividendo di fine anno. Il Leone di Trieste pensa a eventuale cessione a Telefonica tra giugno 2014 e febbraio 2015

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Generali subirà una svalutazione netta della propria quota in Telco pari a 65 milioni di euro, e stabilisce che tra giugno 2014 e febbraio 2015 potrebbe uscire definitivamente cedendo le quote a Telefonica. Questa mossa, secondo il ceo Mario Greco, è in linea con gli obiettivi di rafforzamento patrimoniale e riduce i rischi patrimoniali. La svalutazione sarà contabilizzata nel terzo trimestre 2013. Le buone notizie per gli azionisti del Leone di Trieste provengono dall'assicurazione fatta dal top manager che guarda con ottimismo alla distribuzione di un dividendo soddisfacente a fine anno".

Nella notte si è chiuso quindi l'accordo tra gli azionisti di Telco, la holding di soci italiani e Telefonica che controlla il 22,4% di Telecom Italia: la compagnia spagnola sale al 66% nel capitale di Telco attraverso un aumento di capitale da 323 milioni. Il secondo aumento, da 117 milioni, permetterà a Telefonica di arrivare al 70%, con l'opzione di salire al 100% dal 2014. 

I soci italiani di Telco, cioè Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo, si legge in una nota diffusa, potranno indicare presidente e amministratore delegato di Telecom anche quando Telefonica controllerà la maggioranza della holding. Il board sarà composto da un minimo di 13 componenti. 
"Ciascun socio di Telco - si legge nella nota - mantiene la possibilità di vedersi attribuire le azioni di Telecom Italia, uscendo così dal patto parasociale, attraverso la scissione di Telco", nelle due finestre citate prima per Generali.

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