Zurich group, dimissioni a sorpresa del presidente Ackermann
Lascio per evitare danni alla reputazione della società". Il gesto è correlato al suicidio del cfo del colosso svizzero. La compagnia indagherà per accertare eventuali pressioni indebite"
30/08/2013
Si infittisce il mistero legato al suicidio del direttore finanziario di Zurich, Pierre Wauthier, trovato morto all'interno della propria abitazione lo scorso 26 agosto. La clamorosa novità è rappresentata dalle dimissioni di Josef Ackermann, presidente del consiglio di amministrazione del colosso svizzero. Le dimissioni dell'ormai ex numero uno del cda hanno effetto immediato", come comunica la stessa compagnia, in una nota, precisando che il nuovo presidente sarà l'attuale vice di Ackermann, Tom de Swaan.
Ackermann, 65 anni, ex direttore generale di Deutsche Bank, assieme alle dimissioni ha voluto lasciare un messaggio ai membri del cda di Zurich. "La morte inattesa di Wauthier mi ha profondamente colpito - ha ammesso il top manager - ho motivo di credere che la sua famiglia pensi che debba assumermi la mia parte di responsabilità. Di conseguenza - ha aggiunto - ritengo che il proseguimento delle mie attività alla presidenza del gruppo debba essere rimesso in questione, per il bene di Zurich". Ackermann conclude sottolineando che il proprio gesto ha lo scopo di "evitare qualsiasi danno alla reputazione della società. Il consiglio di amministrazione di Zurich ha fatto sapere di aver accettato le dimissioni di Ackermann, accolte tuttavia con "profondo rammarico".
Tuttavia, Zurich ha fatto sapere che indagherà per scoprire "se vi siano state pressioni indebite" sul manager scomparso. La decisione è stata presa nel corso di una conference call con gli investitori, durante la quale è emersa anche l'esistenza di una lettera, lasciata da Wauthier prima della morte, in cui il manager fa riferimento al suo rapporto con Ackermann.
Ackermann, 65 anni, ex direttore generale di Deutsche Bank, assieme alle dimissioni ha voluto lasciare un messaggio ai membri del cda di Zurich. "La morte inattesa di Wauthier mi ha profondamente colpito - ha ammesso il top manager - ho motivo di credere che la sua famiglia pensi che debba assumermi la mia parte di responsabilità. Di conseguenza - ha aggiunto - ritengo che il proseguimento delle mie attività alla presidenza del gruppo debba essere rimesso in questione, per il bene di Zurich". Ackermann conclude sottolineando che il proprio gesto ha lo scopo di "evitare qualsiasi danno alla reputazione della società. Il consiglio di amministrazione di Zurich ha fatto sapere di aver accettato le dimissioni di Ackermann, accolte tuttavia con "profondo rammarico".
Tuttavia, Zurich ha fatto sapere che indagherà per scoprire "se vi siano state pressioni indebite" sul manager scomparso. La decisione è stata presa nel corso di una conference call con gli investitori, durante la quale è emersa anche l'esistenza di una lettera, lasciata da Wauthier prima della morte, in cui il manager fa riferimento al suo rapporto con Ackermann.
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