Sace, 250 milioni di nuovi progetti in cantiere in Africa sub-sahariana
Il gruppo italiano è presente all'interno dell'African trade insurance agency sin dal 2009
04/07/2013
Una pipeline di 250 milioni è stata messa in cantiere da Sace per nuovi progetti destinati a sostenere l'export e gli investimenti delle imprese italiane nell'Africa sub-sahariana. In un'area con un notevole potenziale di crescita (ma caratterizzata da elevati livelli di rischiosità), il gruppo assicurativo-finanziario italiano ha sviluppato una partnership di risk-ranking con l'Agenzia africana per lo sviluppo economico (Ati - African trade insurance agency): partita nel 2009 con l'acquisizione di 10 milioni di dollari del capitale di Ati, Sace ha ulteriormente rafforzato la cooperazione nel 2010 con l'entrata nel cda, e nel 2011 con l'apertura di un desk permanente presso il quartier generale di Ati, a Nairobi. Le principali operazioni che Sace porterà avanti coinvolgeranno settori chiave per la crescita africana, come le infrastrutture, i materiale da costruzione, gli apparecchi elettrici, i macchinari per l'industria e le tecnologie per l'agri business.
C'è una naturale convergenza tra quello che l'Italia ha da offrire e quello di cui l'Africa sub-sahariana ha bisogno per proseguire nel proprio cammino di sviluppo", ha spiegato Riccardo Fanelli, responsabile dell'ufficio di Sace a Johannesburg, che svolge le funzioni di hub per i mercati dell'Africa sub-sahariana. Le imprese africane, secondo Fanelli, "domandano tecnologie affidabili, dai macchinari agli apparecchi elettrici, dalle infrastrutture ai materiali da costruzione: tutti settori in cui le Pmi italiane eccellono. Sace - conclude Fanelli - è qui per valorizzare questo potenziale, mettendo a disposizione degli operatori economici un'ampia gamma di servizi assicurativo-finanziari necessari per far crescere il business in sicurezza".
C'è una naturale convergenza tra quello che l'Italia ha da offrire e quello di cui l'Africa sub-sahariana ha bisogno per proseguire nel proprio cammino di sviluppo", ha spiegato Riccardo Fanelli, responsabile dell'ufficio di Sace a Johannesburg, che svolge le funzioni di hub per i mercati dell'Africa sub-sahariana. Le imprese africane, secondo Fanelli, "domandano tecnologie affidabili, dai macchinari agli apparecchi elettrici, dalle infrastrutture ai materiali da costruzione: tutti settori in cui le Pmi italiane eccellono. Sace - conclude Fanelli - è qui per valorizzare questo potenziale, mettendo a disposizione degli operatori economici un'ampia gamma di servizi assicurativo-finanziari necessari per far crescere il business in sicurezza".
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