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Unipol, utile più che raddoppiato nei primi nove mesi

Cimbri, entro Natale i cda per la fusione e la cessione dell'1% di Fonsai in Generali

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La ex galassia Ligresti è ufficialmente salva. Lo provano i conti presentati da Unipol e insieme alla road map che definirà la fusione di quella che sarà la Grande Unipol, o la Unipol Sai. La compagnia bolognese ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile consolidato di 181 milioni di euro, in crescita del 149% rispetto ai 72 milioni registrati al 30 settembre 2011. L'ad Cimbri ha così presentato i primi conti consolidati con i risultati del gruppo Premafin-Fonsai. Tenendo conto del passivo da 74 milioni relativo all'ex impero Ligresti, gli utili di gruppo dei nove mesi ammontano a 146 milioni di euro. Il margine di solvibilità è stato pari a 1,6 volte il minimo regolamentare, tra i più alti del settore assicurativo. Infine sono emersi 55 milioni di nuovi accantonamenti per le cause sulla mancata opa su Fondiaria del 2002 da parte di Mediobanca e Sai.

Ma quello che più importa al mercato è probabilmente il piano illustrato dai vertici per definire cessioni e integrazioni. I cda di Unipol, Fonsai, Premafin e Milano Assicurazioni si riuniranno il 19 dicembre per approvare il progetto di fusione, i concambi definitivi e il piano industriale 2013-2015. Il capitolo cessioni è corposo. Entro fine anno sarà ceduta la quota dell'1% di Fonsai in Generali e entro il 2013 Unipol Sai venderà il 3,8% in Mediobanca, come chiesto dall'Antitrust. Unipol inoltre cederà 1,7 miliardi di premi concordati con l'Authority, ma Cimbri spera a riviste quote di mercato: sono già arrivate diverse manifestazioni di interesse", ha detto l'ad.

Tornando alla fusione le assemblee si terranno, se l'Ivass starà nei tempi con le autorizzazioni ad aprile 2013 mentre l'atto di fusione sarà siglato a luglio. La Grande Unipol sarà guidata dagli stessi uomini che ora dirigono Bologna, come Roberto Giay, Gianluca Santi e Franco Ellena; ad eccezione di Emanuele Erbetta, ex ad di Fonsai, che continuerà a guidarne la direzione del business assicurativo. ''Questo - ha spiegato Cimbri - per dare la massima efficacia al programma di integrazione''.

Per quanto riguarda il Unipol, stand alone, la raccolta diretta dei premi danni mostra un calo complessivo del 2,2% attestandosi al 30 settembre 2011 sui tre miliardi di euro, di cui circa 1,8 miliardi nei rami auto (-2,9%) e poco più di 1,1 miliardi in quelli non auto (-1%). La flessione è imputabile, oltre allo stato di perdurante criticità economica, "al mantenimento delle rigorose politiche assuntive di selezione del portafoglio contratti". Nel comparto auto, Unipol sottolinea la buon performance della diretta Linear che registra un volume di premi pari a 164 milioni di euro (+11,5% rispetto al 30 settembre 2011).
Positivo anche il contributo di UniSalute, specializzata nel settore delle coperture sanitarie, con premi per 187 milioni di euro, in crescita del 12,7% rispetto al terzo trimestre scorso.

Il combined ratio migliora al 95,5% - contro il 98,1% del 30 settembre 2011 - che, al netto degli effetti del recente terremoto in Emilia, equivarrebbe ad un 92,5%. In calo anche il loss ratio al 72%, rispetto al 75,6% di un anno fa, mentre l'expense ratio è pari a 23,6% (22,5% a fine settembre 2011).

Sul versante vita, la raccolta diretta è aumentata del 4,7% arrivando a 1,9 miliardi di euro, grazie all'ingresso di due nuovi mandati di Fondi Chiusi Garantiti (ramo VI).

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