Premafin convoca assemblea il 23 agosto per deliberare su aumento riservato a Unipol
Cimbri, dimissioni cda erano una condizione contrattuale
17/07/2012
Il 23 agosto in prima convocazione, il 28 in seconda si terrà la nuova assemblea dei soci di Premafin per deliberare sulla revoca dell'aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato a Unipol e condizione per il completamento della fusione con il gruppo Ligresti. La richiesta della nuova assise proviene dall'avvocato Alessandro della Cha', custode dei fondi trust off-shore Heritage ed Ever Green Security che la procura di Milano ha sequestrato perché ricondotti alla proprietà dell'ingegnere Salvatore Ligresti.
Intanto il cda della holding è decaduto a seguito della dimissioni dei consiglieri Gualtiero Giombini e Riccardo Flora, ieri, e di Carlo Amisano, Filippo Garbagnati Lo Iacono, Giuseppe Lazzaroni ed Ernesto Vitiello. L'efficacia di dette dimissioni - è scritto nella nota - è risolutivamente condizionata alla mancata sottoscrizione e integrale liberazione da parte di Unipol Gruppo Finanziario entro la data del 20 luglio 2012 dell'aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione deliberato dall'assemblea straordinaria di Premafin in data 12 giugno 2012"
Con le lettere di dimissioni infatti è venuta meno la maggioranza degli amministratori di nomina assembleare, e quindi l'intero consiglio di amministrazione, "ai sensi dell'articolo 10 dello statuto sociale", deve intendersi dimissionario. Carlo Cimbri, ad di Bologna, ha riferimento alla convocazione dell'assemblea della holding ha commentato che "le dimissioni del cda erano una condizione contrattuale, per cui ora si può procedere con l'esecuzione dell'aumento".
Sul fronte Fonsai, al secondo giorno di contrattazioni per gli aumento monstre da 1,1 miliardi della compagnia di Torino e di Unipol, la capogruppo dei Ligresti è spesso in asta di volatilità e non riesce a fare prezzo a Piazza Affari.
Intanto il cda della holding è decaduto a seguito della dimissioni dei consiglieri Gualtiero Giombini e Riccardo Flora, ieri, e di Carlo Amisano, Filippo Garbagnati Lo Iacono, Giuseppe Lazzaroni ed Ernesto Vitiello. L'efficacia di dette dimissioni - è scritto nella nota - è risolutivamente condizionata alla mancata sottoscrizione e integrale liberazione da parte di Unipol Gruppo Finanziario entro la data del 20 luglio 2012 dell'aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione deliberato dall'assemblea straordinaria di Premafin in data 12 giugno 2012"
Con le lettere di dimissioni infatti è venuta meno la maggioranza degli amministratori di nomina assembleare, e quindi l'intero consiglio di amministrazione, "ai sensi dell'articolo 10 dello statuto sociale", deve intendersi dimissionario. Carlo Cimbri, ad di Bologna, ha riferimento alla convocazione dell'assemblea della holding ha commentato che "le dimissioni del cda erano una condizione contrattuale, per cui ora si può procedere con l'esecuzione dell'aumento".
Sul fronte Fonsai, al secondo giorno di contrattazioni per gli aumento monstre da 1,1 miliardi della compagnia di Torino e di Unipol, la capogruppo dei Ligresti è spesso in asta di volatilità e non riesce a fare prezzo a Piazza Affari.
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