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Unipol e Premafin escludono i Ligresti da manleva e diritto di recesso

Modificato l’accordo come richiesto dalla Consob per ottenere l’esenzione dall’opa

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In attesa del consiglio di amministrazione di Fonsai che questo pomeriggio potrà decidere le sorti della famiglia Ligresti, Unipol e Premafin hanno concordato la loro esclusione dalla manleva e dal diritto di recesso, nel caso in cui si concretizzi il progetto di fusione a quattro tra Bologna e la galassia dell'ingegnere di Paternò. 

Le parti in causa hanno dunque recepito le richieste dalla Consob, che aveva subordinato l'esenzione dall'opa obbligatoria, proprio alla modifica degli accordi su manleva e recesso. Su questo l'intesa dello scorso 29 gennaio è stata rivista per limitarne l'operatività esclusivamente nei confronti degli amministratori e sindaci di Premafin, Fondiaria Sai, Milano Assicurazioni e delle rispettive controllate, in carica nel periodo 2007-2011, che non detenessero, direttamente o indirettamente, anche per il tramite di società controllate, azioni Premafin alla data del 29 gennaio 2012". Ugualmente nell'ambito della fusione, il diritto di recesso non spetterà "agli azionisti di riferimento di Premafin e ciò impregiudicata ogni futura valutazione in merito all'esclusione del diritto di recesso a tutti gli azionisti Premafin nell'ambito della fusione".

Ulteriori modifiche sono state decise da Unipol e Premafin rispetto all'accordo di fine gennaio, in particolare in alcuni punti che riguardano le condizioni sospensive. Nello specifico, una volta sottoscritti gli aumenti di capitale, cesseranno di essere condizioni sospensive dell'operazione di fusione, il benestare da parte del colosso bolognese sull'accordo con i creditori coinvolti nell'indebitamento di Fonsai e Milano Assicurazioni e la cancellazione del pegno sulle azioni Fonsai da parte delle banche finanziatrici. 

La rinuncia da parte di Unipol è subordinata "all'impegno in buona fede di Premafin a far sì che almeno la maggioranza degli amministratori di nomina assembleare, ancorché nominati nell'esercizio 2012, di Finadin Spa, Fondiaria Sai, Milano Assicurazioni e loro controllate rilevanti rassegnino le proprie dimissioni irrevocabili dalla carica ricoperta". Resta confermata invece la condizione sospensiva legata alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri di Premafin.

Intanto è scattata una nuova denuncia al collegio sindacale di Fonsai, dopo quella del fondo Amber che aveva portato a galla le operazioni con le parti correlate. In questo caso è il socio Finleonardo che chiede accertamenti sulla ''sottovalutazione delle riserve tecniche a copertura dei sinistri Rc Auto''. I sindaci non hanno ancora completato l'esame della situazione. Contestualmente l'ad Emanuele Erbetta, in occasione dell'assemblea di dopodomani, farà una relazione ai soci riguardo ai rilievi mossi dalla Consob al bilancio 2011 della compagnia, proprio in riferimento alle "modalità di contabilizzazione delle riserve sinistri del ramo Rca".


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