Assemblea Premafin approva bilancio, attesa per aumento riservato a Unipol
Ugf fa sapere che non concederà manleva e diritto di recesso ai Ligresti
12/06/2012
Mentre è in corso di svolgimento l'assemblea dei soci Premafin, la holding della famiglia Ligresti che controlla Fonsai, Unipol ha fatto sapere in un comunicato che escluderà dalla manleva e dal diritto di recesso i Ligresti, allo scopo di non incorrere nell'obbligo d'opa, come prospettatale dalla Consob. Ugf pertanto limiterà l'impegno di manleva ai soli consiglieri e sindaci che non rivestano la qualità di azionisti di Premafin, in conformità con quanto contenuto nel provvedimento Consob". Il progetto di fusione "escluderà esplicitamente la spettanza del diritto di recesso in favore degli azionisti di riferimento Premafin".
Riguardo alla lettera di Unipol, il presidente di Premafin, Giulia Maria Ligresti, ha specificato di non essere "in grado assolutamente di definirne oggi la portata. Ora verrà valutata dai nostri legali'', ha concluso, prima di entrare in assemblea. Approvato a maggioranza il bilancio 2011, l'assise della holding dovrà varare l'aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato a Unipol. Le fibrillazioni non mancano, tanto che la stessa Giulia Maria Ligresti si è scusata con i soci per la concitazione che regna sull'assemblea: molte volte infatti il presidente ha dovuto alzarsi per parlare al telefono.
Presenti con la loro quota (10% ciascuno) i fratelli Ligresti, Jonella e Paolo, che avevano annunciato di non voler rinunciare alla manleva e al diritto di recesso nell'ambito della fusione. Paolo Ligresti è arrivato dopo tutti facendo temere per un mancato raggiungimento del quorum, fissato al 51%, per l'approvazione dell'aumento.
Riguardo alla lettera di Unipol, il presidente di Premafin, Giulia Maria Ligresti, ha specificato di non essere "in grado assolutamente di definirne oggi la portata. Ora verrà valutata dai nostri legali'', ha concluso, prima di entrare in assemblea. Approvato a maggioranza il bilancio 2011, l'assise della holding dovrà varare l'aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato a Unipol. Le fibrillazioni non mancano, tanto che la stessa Giulia Maria Ligresti si è scusata con i soci per la concitazione che regna sull'assemblea: molte volte infatti il presidente ha dovuto alzarsi per parlare al telefono.
Presenti con la loro quota (10% ciascuno) i fratelli Ligresti, Jonella e Paolo, che avevano annunciato di non voler rinunciare alla manleva e al diritto di recesso nell'ambito della fusione. Paolo Ligresti è arrivato dopo tutti facendo temere per un mancato raggiungimento del quorum, fissato al 51%, per l'approvazione dell'aumento.
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