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Fonsai, il cda slittato al tardo pomeriggio

In corso il board di Unipol sui concambi

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Oggi è il giorno di ben quattro consigli di amministrazione: Unipol, Fonsai, Milano Assicurazioni e Premafin. Tutti accomunati da un unico obiettivo. Salvare la storica Fondiaria Sai. Ma mentre a Bologna l'amministratore delegato del gruppo posseduto dalle coop, Carlo Cimbri, è già al lavoro per formulare una valutazione del valore della holding Premafin che fa capo alla famiglia Ligresti, i cda delle aziende dell'ingegnere di Paternò sono slittati al tardo pomeriggio.

Prima dovrà arrivare la proposta di Unipol sul tavolo del consiglio di Premafin, presumibilmente entro le 17.30: la holding esaminerà la valutazione di Cimbri e la confronterà con la propria, che a sua volta sarà sottoposta ai bolognesi. Solo se le valutazioni corrisponderanno, si riuniranno anche i cda di Fonsai e di Milano Assicurazioni. Premafin dovrà anche approvare la relazione per l'aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato a Unipol, che dovrà contenere il prezzo di emissione delle nuove azioni.

Ma le parti non sembrano molto vicine e resta inoltre da chiarire che peso potrebbero avere le indagini della Procura di Milano, che da qualche tempo non sta solo approfondendo la gestione della compagnia da parte dei Ligresti, ma anche la situazione di Imco e Sinergia, le due scatole a monte della catena di controllo. E poi ovviamente ci sono i fondi Sator e Palladio con la loro offerta pendente da 450 milioni per Premafin e il rischio concreto che Mediobanca e Unicredit debbano rivedere in negativo la loro posizione creditoria.

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